L’Associazione Federconsumatori di Rimini lancia l’allarme dopo la pubblicazione da parte dell’Istat delle stime relative ai consumi delle famiglie. L’istituto di statistica ha annunciato un crollo del consumi nel nostro territorio pari al 38,9% (dicembre 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).
Rimini già prima della crisi pandemica (al netto dell’evasione) registrava i redditi più bassi della regione e un gap sociale che con la pandemia si è ulteriormente ampliato, e tale andamento – secondo Federconsumatori – rivela come, in questa fase delicata e critica anche sul piano dei consumi, sia indispensabile operare scelte coraggiose, all’insegna del rilancio dell’occupazione, degli investimenti per lo sviluppo, ma soprattutto attraverso l’avvio urgente di misure destinate all’eliminazione di disparità e disuguaglianze.
E’ evidente – sottolineano – che occorrono provvedimenti di rilancio di ampio respiro e di carattere strutturale, per restituire al Paese ed in particolare all’economia del nostro territorio crescita e sviluppo. Nella nostra provincia nei prossimi mesi si andrà al rinnovo di diverse amministrazioni a partire dal comune capoluogo ciò deve essere l’occasione per inaugurare una strategia, condivisa , coerente, che individui le grandi priorità economiche per lo sviluppo, che recuperi il rapporto tra sviluppo, ambiente e dimensione sociale ed equa distruzione della ricchezza. C’è bisogno di una nuova e rinnovata capacità di consumo sostenibile, green, che per potervi accedere necessita di reddito , capacità di spesa da parte di tutti per essere in grado di indirizzare un nuovo sviluppo su coordinate nuove , di maggiore redistribuzione di reddito, di qualità dell’offerta di servizi e turistica, di un minor sfruttamento, di una maggiore remunerazione della forza lavoro.
La pandemia ci consegna uno scenario nuovo e chiede un cambio di passo. La crescita sostenibile richiede investimenti e qualità degli stessi, la transizione ecologica e sostenibile, non è più rinviabile e essa rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio. A partire dalle risorse Europee che saranno disponibili anche localmente, – conclude l’Associazione riminese – occorre evitare forme di distribuzione a “ pioggia” , che nel vuoto di progettualità si inseriscano appetiti inutili e poco chiari.