Rimini, cresce l’allarme nei quartieri: sicurezza a rischio tra rapine e insicurezza diffusa

A Rimini, i comitati di quartiere lanciano un forte segnale di allarme per la crescente ondata di criminalità che sta interessando la città, con episodi sempre più frequenti e violenti. L’ultimo episodio in ordine di tempo è stata una rapina ai danni di una ferramenta nel quartiere di Miramare, che ha riacceso la preoccupazione tra i residenti e i commercianti. Il comitato Rimini Sud, in particolare, ha espresso profonda indignazione per quanto accaduto proprio sotto il naso del distaccamento della Polizia Municipale, definendo la situazione insostenibile e chiedendo un intervento immediato da parte delle istituzioni.

Il comitato critica l’attuale organizzazione delle forze dell’ordine, evidenziando come la sede della Polizia Locale nel sud della città sia attiva solo per poche ore al giorno, una scelta che appare sempre meno giustificabile di fronte all’aumento dei reati. Inoltre, viene sottolineata la mancanza di dotazioni essenziali per gli agenti, come il taser, che potrebbe rappresentare uno strumento di deterrenza efficace. A fronte di questo scenario, il comitato invita il sindaco Jamil Sadegholvaad a superare ogni forma di indifferenza e a mettere in atto misure concrete per garantire maggiore sicurezza ai cittadini.

Tra le proposte avanzate, viene suggerito di adottare modelli già sperimentati in altre località, come Riccione, con l’impiego di presìdi mobili della Polizia Municipale da posizionare nelle zone più critiche della città. Inoltre, si sollecita l’intervento di figure istituzionali di spicco, tra cui l’ex sindaco e attuale onorevole Andre Gnassi, affinché si facciano portavoce di una richiesta di potenziamento delle forze dell’ordine di competenza comunale.

Non si limita a Rimini Sud la mobilitazione: anche il Comitato Padulli-Covignano, insieme a quelli di Viserba Monte, Sant’Aquilina e centro storico, ha manifestato solidarietà verso i residenti della zona sud, condividendo le preoccupazioni e aderendo all’appello per una maggiore sicurezza. Il messaggio che arriva da queste realtà è chiaro: i cittadini non vogliono più sentire parole vuote o promesse non mantenute, ma pretendono una presenza concreta e continuativa delle forze di polizia sul territorio.

Le richieste comprendono inoltre una revisione del sistema di rinforzi in vista della stagione estiva, affinché agenti e mezzi non siano dislocati solo temporaneamente ma diventino una presenza stabile per tutto l’anno. L’obiettivo è mettere fine ai continui rimpalli di responsabilità tra enti diversi, che rischiano di compromettere la convivenza civile e la sicurezza collettiva.

In conclusione, i comitati ribadiscono il loro impegno a monitorare la situazione, denunciando con determinazione ogni segnale di inerzia da parte delle autorità, per tutelare la qualità della vita nei quartieri riminesi e restituire ai cittadini la tranquillità che meritano.