Da inizio giugno un’ondata di furti ha colpito le spiagge di Rimini, generando crescente preoccupazione tra bagnanti e turisti. Ieri, mercoledì 6 agosto, emergono testimonianze dirette di chi ha vissuto sulla propria pelle il dramma di vedersi sottrarre borse e oggetti personali senza alcun segno di allarme.
Roberta, 26 anni, racconta a Today, di quella sera di metà luglio, trascorsa con il fidanzato, quando la sua borsa, appoggiata a pochi centimetri da lei, è sparita senza che potesse accorgersene. “Ho passato la notte più brutta della mia vita”, spiega, descrivendo la frustrazione di aver perso documenti, bancomat e telefono, sebbene la borsa sia stata ritrovata dai bagnini a qualche fila di distanza. L’unico oggetto mancante era proprio il bancomat, prontamente bloccato.
Situazioni analoghe si sono ripetute con frequenza: Chiara, 25 anni, ha vissuto il furto nel cuore di Marina Centro una domenica notte di inizio luglio. Ha scoperto la sparizione della borsa solo mentre si allontanava dallo stabilimento, e da allora ha dovuto affrontare la trafila di denunce, duplicati di documenti e acquisti di nuovi dispositivi elettronici. Anche per lei la lezione è chiara: non sedersi più in spiaggia senza tenere la borsa saldamente legata al corpo.
La modalità dei ladri appare sempre la stessa: al calar del sole, i malviventi si immergono in acqua per confondersi tra i bagnanti, quindi strisciano silenziosi nella sabbia fino a raggiungere la brandina designata, da cui sottraggono gli effetti personali senza farsi notare. I colpi si contano in media a tre al giorno solo nel comune di Rimini, per un totale stimato di circa 170 denunce tra giugno e luglio, in corrispondenza del picco turistico.
Anche Maria, giovane rimasta vittima di furto nella prima metà di luglio, conferma questa dinamica: mentre cenava sul lettino con il compagno, qualcuno è passato alle sue spalle e ha preso la borsa senza che lei se ne accorgesse. Oltre a oggetti personali, ha perso documenti e chiavi, ritrovandosi improvvisamente in una condizione di forte disagio.
Le storie si susseguono e tracciano un quadro allarmante della situazione sulle spiagge riminese. Le vittime si ritrovano ad affrontare non solo la perdita materiale, ma anche la difficoltà e la paura di vedersi violata la propria privacy e sicurezza in momenti di svago.