Rimini. Dalla fusione nasce Rimini Banca. Un colosso da 200 milioni di Euro.

valmarecchiaPER NUMERO di filiali e dipendenti, sarà la terza banca del Riminese. Il nuovo ‘colosso’ degli sportelli è nato ieri, con il via libera dei soci di Banca di Rimini e Valmarecchia al nuovo istituto di credito che nascerà dalla fusione dei due. Quasi un plebiscito nelle assemblee dei soci delle due rispettive banche, con una manciata di astenuti e contrari a fronte di centinaia e centinaia di soci a favore della fusione e della nascita di Rimini Banca (così si chiamerà il nuovo istituto).
DOMANI ci sarà la presentazione ufficiale della nuova realtà del credito riminese, frutto della prima di una serie di fusioni che potrebbero interessare altri istituti. Già deciso il nuovo assetto di Rimini Banca, a partire dai vertici societari. Il presidente sarà il commercialista Fabio Pula, attuale presidente di Banca Valmarecchia, mentre il ruolo di direttore generale sarà affidato a Gianluca Conti, che già ricopre questo ruolo in Banca di Rimini. Il consiglio di amministrazione sarà formato da 13 membri, di cui 7 nominati dalla Valmarecchia e 6 dalla Banca di Rimini. Il presidente del collegio dei revisori sarà nominato dalla Valmarecchia, gli altri due membri da Banca di Rimini.
LA NUOVA realtà bancaria mette insieme 32 sportelli (le 17 filiali della Valmarecchia e le 15 della Banca di Rimini) e quasi 220 dipendenti. Nel processo di fusione, si è deciso di ridurre leggermente il numero degli impiegati: alcuni saranno ‘accompagnati’ al prepensionamento. Rimini Banca, che sarà operativa a partire da gennaio, parte con un patrimonio sociale netto (sulla carta) di circa 200 milioni di euro. Stando ai bilanci – aggiornati al 31 dicembre 2014 – la Valmarecchia vanta un patrimonio netto di 102 milioni, mentre la Banca di Rimini ha chiuso l’anno scorso con oltre 97 milioni.
NUMERI importanti, per una banca che si collocherà sul mercato con obiettivi ambiziosi. Non a caso anche la Banca Malatestiana, altra istituto di credito di cooperativo del Riminese, aveva tentato la fusione (per rafforzarsi) con la Romagna Est, ma il processo di fusione si è interrotto e al momento non se ne farà nulla.

Resto del Carlino