«SI STA verificando una pesca miracolosa di canocchie, grazie alla mareggiata di domenica: le barche che sono in mare ci stanno dando la notizia via radio». L’insolita segnalazione – certamente interessata ma non per questo meno utile a massaie e appassionati di pesce – è venuta ieri mattina dal direttore del Mercato coperto ‘San Domenico’, Marziano Tamburini.
«PERTANTO – continuano dal Consorzio operatori Mercato centrale coperto di via Castelfildardo piazza Gramsci – sui banchi domani (oggi per chi legge, ndr) si prevede un grosso quantitativo di canocchie». «Si annuncia una vera e propria sagra della canocchia – sorride Tamburini –. Abbiamo già avuto qualche anticipazione significativa con il rientro delle barche più piccole».
UNA DI queste, tornata in porto ieri mattina, ha sbarcato una trentina di casse stracolme di crostacei. Ciascuna di un peso intorno ai cinque chilogrammi: un quintale e mezzo solo per la prima barchetta. «Ma l’intera flotta ne sta pescando ovviamente molte di più», continua Tamburini. A cosa è dovuto il ‘miracolo’?
La spiegazione è semplice. Solitamente questo tipo di crostaceo (come altri) vive seminascosto sulla sabbia del fondale.
LE BURRASCHE, soprattutto quelle particolarmente violente come l’ultima, nella notte tra sabato e domenica con vento di bora e poi maestrale fino a cinquanta nodi, ‘muovono’ anche la sabbia sul fondo, costringendo le canocchie a sloggiare dai loro naturali rifugi. E diventando quindi facile preda dei pescatori.
I CROSTACEI non sono mai mancati in questi mesi autunnali. «Dopo un avvio difficile per il comparto della pesca – continua Tamburini –, specie a settembre dopo il fermo, in ottobre c’è stata una ripresa, e a novembre è andato molto bene». Quanto ai prezzi, mediamente per le canocchie si va dai quattro euro a chilogrammo per le più piccole, fino ai 10-15 di quelle più grosse. Destinate inesorabilemente a finire in padella, che sia quella di un lesso, un arrosto, di un brodetto o per un sugo.
Resto del Carlino