Ore 11 di questa mattina un ragazzo con tanica rossa, come si vede dalla foto, minaccia di darsi fuoco, di fronte all’ingresso del Tribunale di Rimini, per protestare contro il sequestro amministrativo disposto dalla magistratura, su richiesta di polizia tributaria della Guardia di Finanza e della Questura di Rimini, degli hotel e quote societarie riconducibile alla famiglia. Sequestri condotti sulla base del codice antimafia.
Il ragazzo è di uno dei fratelli Lanna, Pasquale, il più giovane, il quale si dice estraneo ai fatti contestati. Pochi metri per farlo desistere, arrivano altri 4 ragazzi e una ragazza, forse amici, urlano di essere perseguitati e che le loro famiglie i loro nomi sono stati infangati, uno di loro alza la maglietta e urla, con noi ve la prendete, noi che siamo lavoratori? Sono forse un camorrista?
Momenti di panico davanti al Tribunale fino a che le forze dell’ordine non hanno sequestrato la tanica di benzina. Sul posto anche vigili del fuoco e 118.