Rimini. De Meis “depresso” resta in silenzio. Cocoricò chiuso fino novembre.

de meisDopo aver fatto squillare a lungo dall’alba a mattina inoltrata il telefono senza rispondere a numeri “sconosciuti”. Fabrizio De Meis nel primo pomeriggio ha chiuso anche l’ultimo contatto con il mondo esterno. “E’ molto depresso – commenta Alessandro Catrani legali del Cocoricò – non vuole parlare con nessuno“.

Non è difficile credere che non si tratti di un modo “elegante” per dribblare i cronisti. Se il ricordo che ovviamente verrà presentato al Tar non sarà accolto e la piramide non riaprirà, per ospitare alcuni degli appuntamenti già annunciati come quello di Ferragosto, rumors dicono che  l’avventura del patron della Rimini calcio sulla collina e sulla spiaggia riccionese (sua uest’anno la gestione dell’Hakuna Matata al Marano) sarebbe destinata a finire. Per sempre.

L’unico commento ufficiale è stato affidato ad un comunicato stampa a firma sempre dell’avvocato Catrani “Ferma restando confermata la stima mia personale e dei miei assistiti verso le istituzioni tutte e, in particolare, in questo  caso, verso il Signor Questore di Rimini, siamo sinceramente “sorpresi” per l’entità enorme della sanzione adottata, giunta fra l’altro al termine di un lungo linciaggio mediatico senza precedenti e stiamo leggendo attentamente le motivazioni del provvedimento, appena notificatoci, per poi predisporre ogni più utile attività difensiva da esercitare nelle opportuni sedi”.

Intanto sul web è partita una protesta per chiedere di riaprire la discoteca: la pagina Facebook “Riapriamo il Cocoricò”, che ha già visto milioni di adesioni, prevede infatti una sorta di sit-in davanti alla discoteca per il 14 agosto prossimo alle 12.

Sara Ferranti