Rimini. Detenuto chiede un permesso per andare al capezzale della madre in fin di vita, che gli viene concesso quando la donna e” deceduta.

carcere-casettiCASO DI UN DETENUTO A RIMINI CITATO DA CAMERA PENALE IN SCIOPERO. (DIRE) RIMINI, 12 lug. – Chiede un permesso per andare al capezzale della madre in fin di vita, che gli viene concesso quando la donna e” deceduta. Così  intraprende per protesta uno sciopero della fame e della sete. E’ la storia di un detenuto nel carcere diRIMINI avvenuta nel 2015, sottolineata dalla Camera penale della Romagna per denunciare la situazione critica dell’ufficio del magistrato di Sorveglianza. Si tratta in questo caso di Franco Raffa, presidente del tribunale di Sorveglianza di Bologna, sulla cui situazione le Camere penali di tutta la regione scioperano domani e giovedì. “Già dal maggio del 2015- spiega la Camera penale romagnola- erano stati segnalati gravissimi ritardi nelle decisioni sulle istanze per la concessione di misura alternative alla detenzione da parte del magistrato di Sorveglianza, il dottor Raffa, competente territorialmente per le case circondariali di Forli”, Rimini e Ravenna,”. Peraltro, sottolineano gli avvocati “senza che mai si potesse avere una celere fissazione del”udienza in Camera di consiglio del Tribunale, proprio perchè non c”era un formale provvedimento di rigetto”. Le problematiche maggiori, aggiunge la Camera penale, “riguardano oggi la gestione delle istanze di permesso e di liberazione anticipata”. La situazione di “sostanziale paralisi dell’ufficio- concludono i penalisti romagnoli- e” ancora più grave in quanto il dottor Raffa svolge funzioni di presidente e ciò ha determinato l”impossibilita” di sottoporre allo stesso qualsiasi situazione afferente istanze o procedimenti, in quanto ha interrotto i colloqui con i difensori”. (Cai/ Dire)