GIÙ LE MANI da Carim. Perché le inchieste della Procura e le accuse rivolte da alcuni azionisti «riguardano criticità che appartengono al passato, a prima del commissariamento. Oggi Carim ha superato il peggio e lavora per il rilancio». E’ il senso della lettera inviata dai rappresentanti sindacali dei lavoratori della banca, che difendono a spada tratta l’attuale gestione e invitano a non fare polemiche gratuite sulla Carim «per il bene dell’istituto di credito, del personale, dei clienti e dei azionisti», spiega Carlo Cenesi, rappresentante di Carim per la Uil. Che ha firmato la lettera aperta con Mariacristina Magnani (Fabi), Claudio Poletti (Cisl) e Antonio Pascarella (Cgil) in rappresentanza degli oltre 660 lavoratori della Cassa.
«LE NOTIZIE sulla situazione della banca che pressoché quotidianamente vengono pubblicate – scrivono i dipendenti – sono riferite a fasi ormai superate della vita aziendale. Inoltre riguardano vicende tuttora al vaglio della magistratura, a cui compete accertare se in passato vi sono stati oppure no comportamenti illeciti da parte di qualche amministratore o dirigente. Quello che invece costituisce motivo di orgoglio per noi dipendenti della Carim, è la consapevolezza che grazie al nostro lavoro sono alle spalle i momenti difficili sia del commissariamento, che della fase immediatamente successiva». «Finalmente – continuano i lavoratori della banca – grazie al progetto ambizioso di ristrutturazione e ammodernamento avviato negli ultimi mesi e concretizzatosi nei dettagli in questi giorni, si prospetta un potenziale rilancio strategico della nostra azienda tale da consentirci di stare vicini a famiglie e piccole imprese. Un piano in grado di superare un malinteso modello di banca del territorio che nel recente passato non ha più portato i risultati auspicati».
«LANCIAMO un appello a tutti coloro che hanno a cuore la sorte della Carim – concludono i dipendenti – affinché lo dimostrino quotidianamente e con i fatti, evitando di assumere sterili atteggiamenti nelle assemblee o sugli organi di stampa. Atteggiamenti che portano solo inutili allarmismi che francamente, in una fase così delicata di tutto il sistema bancario, non capiamo a chi possano giovare».
Resto del Carlino