Rimini, domani preghiera per la pace in piazza Tre Martiri

Un momento di preghiera, silenzio e speranza nel cuore della città. Sabato 31 maggio, la Diocesi di Rimini risponderà all’appello di Papa Leone XIV organizzando un’iniziativa pubblica per invocare la pace, come richiesto dal Pontefice all’intera comunità internazionale.

L’appuntamento è alle ore 11 presso il Santuario di Sant’Antonio di Padova – conosciuto dai riminesi come chiesa dei Paolotti – in piazza Tre Martiri, per la recita del Santo Rosario, accompagnata dalla lettura di testi del Papa, incentrati sul dramma delle guerre in corso e sulla necessità di dialogo e riconciliazione.

A seguire, alle ore 12, ci si sposterà nella piazza, dove sarà recitato il Padre Nostro in cerchio, tenendosi per mano: un gesto simbolico e comunitario, aperto a tutti, credenti e non.

Particolare attenzione sarà rivolta ai più piccoli: bambine e bambini sono invitati a realizzare disegni sul tema della pace, che saranno poi esposti durante la preghiera e nel momento collettivo in piazza.

L’iniziativa si svolge in comunione con Papa Leone XIV, che nell’udienza generale del 28 maggio ha rinnovato un forte appello per la fine delle guerre, in particolare in Ucraina e nella Striscia di Gaza, dove – ha detto il Pontefice – “si leva al cielo il pianto delle mamme e dei papà che stringono i corpi senza vita dei bambini”.

“Cessate il fuoco; siano liberati gli ostaggi; si rispetti il diritto umanitario” ha detto il Papa, sollecitando una mobilitazione spirituale e civile da parte di tutti.

In questo spirito, la Diocesi di Rimini, accogliendo anche la proposta della Conferenza episcopale italiana, ha annunciato per sabato 7 giugno una Veglia di Pentecoste speciale – in contemporanea con tutte le diocesi italiane – per invocare un cessate-il-fuoco duraturo e la fine delle violenze.

Il vescovo di Rimini invita parrocchie, movimenti, associazioni e aggregazioni laicali “a unirsi nella preghiera per la pace, in comunione con il Papa e con tutte le persone che soffrono a causa della guerra”.