Rimini. Donna di origini mongole cccoltella il compagno disabile: «Ero stanca di essere maltrattata». Altri dettagli

COLTELLOAccoltella il compagno disabile dopo una lite. Nyamtsetseg Purevsuren, 45 anni, di origini mongole, è stata arrestata ieri mattina all’alba dai carabinieri. Maurizio De Pieri, 53 anni, è invece ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione all’Infermi.
L’aggressione si è consumata l’altra notte, poco prima delle sei, in un appartamento di via Michele Rosa, nella zona colonie di Igea Marina. La coppia, residente a Monza, era arrivata in riviera i primi di giugno per trascorrere qui le vacanze estive. L’uomo è costretto su una carrozzina, sembra per un incidente avvenuto diversi anni fa. La ricostruzione del tentato omicidio ha ancora contorni piuttosto confusi, perchè la donna aveva bevuto molto e ancora ieri mattina faticava a rendersi conto di quello che era accaduto esattamente. Quel che è certo è che a dare l’allarme è stato il compagno, gravemente ferito all’addome che è riuscito a usare il cellulare. Quando i militari del Nucleo radiomobile sono arrivati, lui era steso nel letto in un lago di sangue e in condizioni molto serie. Anche lei era a letto, talmente stordita dall’alcol che aveva ingurgitato da non reggersi in piedi.
Mentre l’uomo veniva portato d’urgenza in ospedale, la compagna veniva condotta in caserma, dove è arrivato subito anche il magistrato di turno, il sostituto procuratore Luigi Sgambati. Alla presenza del suo difensore, Alessandro Totti, la donna avrebbe fornito una versione confusa di quello che era accaduto. Secondo il suo racconto, tra lei e il compagno si era consumata l’ennesima lite. Questo, avrebbe sostenuto, la maltrattava e lei era esasperata dalla situazione che da tempo si era venuta a creare tra loro, anche a causa delle condizioni di lui. La lite è degenerata quando gli ha detto di essere decisa a partire per andare a trovare la madre malata e lui gli ha risposto che non se ne parlava nemmeno. A quel punto, fuori di sè dalla rabbia è stata colta da un raptus incontrollabile: ha preso un coltello per il pane e l’ha colpito allo sterno. Sempre secondo l’arrestata, sarebbe stata sempre lei ad allungare al compagno il cellulare, affinchè potesse chiamare i soccorsi. Durante l’interrogatorio, la donna non ha fatto altro che piangere e chiedere perdono. E’ pentita di quello che ha fatto, ad agire sono stati la rabbia e l’alcol. Una versione, la sua, che gli investigatori stanno ancora verificando. L’unico che può confermarla o smentirla è la vittima del tentato omicidio.