Una donna 65enne residente a Rimini ha dilapidato i risparmi di un’intera vita alle slot machines. L’ingente somma di oltre 790 mila euro era riservata alle spese universitarie delle figlie. Invece in un mese la febbre del gioco ha sconvolto l’esistenza dell’anziana che soffre della patologia neuro degenerativa del morbo di Parkinson.
Le figlie hanno denunciato il gestore della tabacchiera dove la madre giocava alle macchinette per circonvenzione di incapace. Al termine del processo assoluzione in quanto il fatto non sussiste. Ora il nuovo legale della famiglia ha inoltrato ricorso in Appello basandosi sulle normative di Lottomatica che impongono la frequentazione di corsi di formazione contro la ludopatia ai titolari degli esercizi a cui sono date in concessione le macchinette.
Salvatore Occhiuto