Rimini. Dopo aver fatto uso di cocaina sfregiarono un amico con una bottiglia rotta: convalidato l’arresto di due uomini, uno sammarinese

Due uomini arrestati la sera del 5 gennaio dalla polizia sono stati accusati di aver sfregiato un amico con una bottiglia rotta dopo aver fatto uso di cocaina. Il gip Raffaella Ceccarelli ha convalidato l’arresto, in quanto i due sono stati trovati in casa con macchie di sangue fresche sulle mani e sui vestiti, e ha disposto la detenzione cautelare ai domiciliari.

Secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, i due amici, di 41 e 35 anni, quest’ultimo di origine sammarinese, hanno causato lesioni al volto a un 38enne durante una lite per una donna. Le accuse vanno dall’accusa di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso a quelle di lesioni gravissime. La vittima ha rischiato di morire a causa del taglio dell’arteria temporale, con conseguente rischio di sfigurazione permanente.

Secondo la vittima, difesa dall’avvocato Luca Greco, questa aggressione è stata solo l’ultimo di una serie di atti persecutori nei suoi confronti. I due arrestati, difesi dagli avvocati Piero Ippoliti e Giuliano Renzi, hanno fornito versioni simili, ma non del tutto identiche, dell’accaduto. Hanno entrambi ammesso di aver fatto uso di cocaina insieme alla vittima prima della lite. Il giudice ha ritenuto che i due abbiano agito con una totale mancanza di empatia nei confronti di un amico lasciato a terra in un lago di sangue.