Rimini. Dopo il pestaggio. Leader nazionale Forza Nuova sbarcheremo in forze sabato prossimo per un raduno regionale

Schermata 2016-03-27 alle 08.07.28L’arsenale trovato nei cassonetti Si indaga sulle impronte digitali
Mentre Forza Nuova si appresta a ‘marciare’ su Rimini e a trasformarla in un «campo di battaglia», saranno le impronte digitali e le immagini delle telecamere, a svelare la verità sugli scontri avvenuti sabato scorso davanti al Conad, tra i militanti di Forza Nuova e gli attivisti dei centri sociali. Gli investigatori hanno trovato le armi, mazze e catene di ferro, che erano state gettate in alcuni cassonetti nei pressi del supermercato.
Ora però quello che preoccupa di più è la ‘promessa’ arrivata due giorni dal leader nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore, di sbarcacare in forze a Rimini sabato prossimo. Dicono che si tratterà di un raduno regionale, in attesa di quello nazionale, sempre a Rimini, con data da stabilirsi. Ma il rischio, nemmeno tanto aleatorio, è che i militanti di estrema destra arrivino non solo da tutta la regione, ma anche da mezza Italia, decisi a vendicare i camerati aggrediti. «Saremo a Rimini – dice Fiore – probabilmente in piazza Cavour a insegnare ai coraggiosi dei 10 contro uno che il loro tempo è ormai scaduto. Per chi è responsabile delle violenze ci sarà l’espulsione a furor di popolo». Una promessa che se verrà mantenuta rischia di scatenare una guerriglia da fare impallidire quella di sabato scorso. La palla passa a questore e a Palazzo Garampi. Toccherà a loro dare o negare autorizzazioni e predisporre le ‘difese’.Schermata 2016-03-27 alle 08.05.38
Intanto carabinieri e polizia si sono divisi gli interrogatori dei protagonisti del pandemonio. Gli attivisti dei Paz, in tutto 18, sono stati sentiti dei carabinieri, mentre i cinque di Forza Nuova sono stati ascoltati dagli agenti della Digos. I racconti vanno in direzioni opposte, gli uni accusano gli altri dell’aggressione, e la ricostruzione è ancora talmente sommaria che nemmeno il fascicolo del magistrato ha un capo d’imputazione definitivo. Rissa o aggressione? E soprattutto, chi è arrivato con le armi e chi sono quelli che hanno colpito? Domande a cui soltanto le immagini potranno dare una risposta, dal momento che chi impugnava mazze e catene se n’è poi disfatto gettandole nei cassonetti. Alcuni testimoni raccontano di persone che sarebbero scappate dopo gli scontri, tra cui anche alcuni extracomunitari, ma anche questo è un particolare che andrà verificato. Altri sostengono invece che avrebbero visto i ragazzi del Paz cercare di fermare i più violenti di loro. Ma anche questa versione per ora non trova conferme. Il ferito più grave è il leader provinciale dell’estrema destra, Mirco Ottaviani, colpito al volto da un colpo che gli ha fratturato la mandibola e creato complicazioni a un occhio. Il Resto del Carlino