Rimini. Droga per un milione di euro nascosta nella tappezzeria dell’auto. La Polizia ha sgominato banda di albanesi con base a Bellaria

Più di 4 chili di cocaina pura al 98% e due di marijuana per un valore di un milione di euro. E’ quanto ha sequestrato la squadra mobile di Forlì al termine di una complessa indagine che ha sgominato una banda, composta da tre albanesi, banda che riforniva il mercato della Riviera. In manette sono finiti tre albanesi, Sadik Fatos, 33 anni, residente a Rimini, (difeso dall’avvocato Umberto De Gregorio) e considerato l’elemento di spicco del gruppo; Kasalla Luan, 41 anni (difeso dall’avvocato Alberto Braghetta), residente a Bellaria e Sulmina Fisnik, invece domiciliato in Lombardia, difeso dall’avvocato Paolo Righi. Ai tre sono stati anche sequestrati trenta mila euro in contanti, il necessario per tagliare e confezionare la droga, una vettura e telefonini.
Le indagini hanno preso il via quando gli inquirenti forlivesi hanno iniziato a seguire Kasalla, pensando che potesse detenere un ingente quantitativo di droga dopo averlo seguito tra la provincia di Forlì-Cesena ed aver assistito ad incontri ‘sospetti’. L’ultimo proprio tra Kasalla e Fatos, un ‘rendez vous‘ che lasciava presagire l’arrivo di un grande quantitativo di droga. Così la prima perquisizione domiciliare, a Bellaria, a casa di Kasalla aveva sì fatto trovare una prima quantità di droga. Ma la vera sorpresa è stata l’arrivo,nell’abitazione bellariese su una Nissan Almera, di altri due connazionali di Kasalla, ossia Fatos e Fisnik. L’auto è stata immeditamente perquisita: all’interno dei due vani portaoggetti ricavati sotto la tappezzeria, gli agenti della Mobile hanno realizzato il colpo grossso. Infatti hanno scoperto quattro involucri a forma di mattonella contenenti cocaina dal peso che variava dal chilo abbondante ciascuna. Il tutto con la scritta esterna «Boliv». Coca purissima ed ancora da tagliare che avrebbe potuto rendere anche oltre un milione di euro. I due albanesi sono così andati a fare compagnia al loro connazionale Kasalla dietro le sbarre del carcere di Rimini.
Ieri mattina si è svolto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Sonia Pasini. Sulmina e Fatos si sono avvalsi della facoltà di non rispondere mentre Kasalla ha invece risposto alle domande del giudice. Al momento i tre restano in carcere.
Gli inquirenti forlivesi sono convinti di aver sgominato una delle bande più pericolose nello spaccio di sostanze stupefacenti in tutta la Romagna.