Rimini. Due ore in ostaggio dei banditi Pomeriggio di terrore in banca

carabinieriPRIMA hanno immobilizzato i cinque dipendenti della banca, legandogli le mani con fascette e nastro adesivo. Poi hanno aspettato con tutta calma che il timer facesse scattare l’apertura della cassaforte a tempo per prelevare i soldi e fuggire a piedi. Un colpo da professionisti quello messo a segno nel tardo pomeriggio di martedì a Riccione da due banditi armati di pistola (se vere o semplici giocattoli, deve essere ancora stabilito) che attorno alle 18 hanno fatto irruzione nella Banca popolare dell’Emilia Romagna di viale Ceccarini, prendendo in ostaggio il personale per almeno due ore. Due ore di terrore, con i bancari costretti a rimanere immobili alle loro scrivanie, tenuti a bada dai malviventi. Sul caso indagano ora i carabinieri della compagnia di Riccione, intervenuti sul posto non appena ricevuto l’allarme.
LA COPPIA, stando alle prime ricostruzioni, si sarebbe introdotta nell’edificio passando da un’entrata di servizio laterale. La filiale, a quell’ora, era già chiusa al pubblico, e dentro c’erano solamente cinque impiegati, inclusa la direttrice, che stavo finendo di sbrigare il lavoro. All’improvviso i dipendenti si sono ritrovati davanti i due rapinatori, con il volto coperto e le pistole spianate. Pietrificati dalla paura, non hanno potuto far altro che alzare le braccia in segno di resa e assecondare le loro richieste. Nessun tentativo di reazione. I banditi hanno potuto agire pressoché indisturbati, senza bisogno di ricorrere alle maniere forti. Nessun ‘prigioniero’ avrebbe infatti riportato ferite o lesioni. Un colpo pulito, con i due banditi che, per evitare qualsiasi rischio, avrebbero per prima cosa legato i polsi a tutti e cinque i presenti, utilizzando fascette e nastro adesivo. Non è stato nemmeno necessario condurre i dipendenti in un’altra stanza o farli stendere a terra: i banditi, stando alla versione fornita dalle forze dell’ordine, avrebbero ordinato ai cinque di rimanere al loro posto, senza muovere un muscolo. Impossibile, per chi in quel momento da fuori avesse guardato attraverso le finestre a vetro della filiale, realizzare che era in corso una rapina. I malviventi, a quel punto, non hanno dovuto far altro che armarsi di pazienza e aspettare l’apertura della cassaforte a tempo, regolata da un apposito timer che varia a seconda della programmazione.
DETTAGLIO che gli autori del colpo con ogni probabilità conoscevano e che hanno utilizzato a loro vantaggio. Una volta aperta la cassaforte, hanno fatto razziato il suo contenuto, riempiendo i borsoni e fuggendo poi a piedi. La coppia sarebbe rimasta all’interno della banca per più di un’ora e mezza, forse anche due ore. Solo allora gli impiegatihanno potuto dare l’allarme. Sul posto sono accorsi i carabinieri della compagnia di Riccione, che hanno aiutato gli impiegati, sconvolti per la brutta esperienza, a liberarsi dalle fascette. Le indagini sono scattate immediatamente. In viale Ceccarini anche i militari del nucleo Investigativo, che hanno setacciato l’edificio alla ricerca di eventuali impronte. I filmati delle telecamere di sorveglianza sono stati trasmessi agli uomini dell’Arma, che in queste ore stanno lavorando per risalire all’identità dei banditi. Si ignora se al momento del colpo, a fare da ‘palo’ all’esterno dell’edificio, fosse presente anche un terzo uomo. Impossibile, almeno per il momento, stabilire la nazionalità dei malviventi. Il bottino è ancora in corso di quantificazione, ma dovrebbe trattarsi di alcune decine di migliaia di euro.

Resto del Carlino