SARÀ UN CAPODANNO con meno botti, per effetto delle varie ordinanze emesse in molti comuni. E ‘blindato’. Specialmente a Rimini. «Per questa edizione abbiamo messo a punto con la Questura e le forze dell’ordine un dispositivo di sicurezza imponente – assicura l’assessore Jamil Sadegholvaad – con uno schieramento di uomini come non si era mai visto. Solo la polizia municipale, dal tardo pomeriggio e per tutta la notte, metterà in campo 60 uomini». Ai vigili si aggiungeranno, su Rimini, almeno altri 50 carabinieri, e i vari reparti della polizia. Arriveranno, come in passato, i rinforzi dal reparto mobile di Bologna. E ci saranno anche gli uomini della Guardia di finanza e della Forestale. In totale dovrebbero essere circa 200 le divise impegnate a ‘vegliare’ sul Capodanno a Rimini. Oggi il questore Maurizio Improta farà l’ultimo briefing sul piano sicurezza, per definire turni, compiti e risorse, e fare gli ultimi correttivi. Ma i numeri, come conferma Sadegholvaad, quest’anno sono davvero importanti. Anche perché resta la paura di possibili attentati, che richiederanno un presidio maggiore nelle zone ritenute più ‘calde’ dalle forze dell’ordine.
QUELLO che vedremo allora domani sera per le strade e le piazze di Rimini sarà un piccolo esercito, impegnato a fare in modo che la notte passi tranquilla, senza problemi. Anche per quanto riguarda l’uso di petardi, botti e fuochi d’artificio. A riguardo la Questura ricorda come «fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, petardini da ballo, bacchette scintillanti e simili trottole, girandole, palline luminose possano essere venduti esclusivamente a maggiorenni». Lo stesso divieto vale anche «per i petardi e i razzi». Inoltre la Questura ribadisce di «non aver mai autorizzato il lancio delle lanterne volanti o cinesi per il grave rischio di incendi». Chi volesse utilizzarle domani sera, potrà farlo solo dopo aver ottenuto i permessi per pubblici spettacoli, rispettando le prescrizioni di Enac per lo spazio aereo.
Resto del Carlino