Controlli serrati lungo le spiagge dell’Emilia-Romagna hanno portato alla luce un diffuso impiego di manodopera irregolare. È quanto emerso dalle operazioni condotte nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza, che ha intensificato la propria presenza sul territorio proprio in coincidenza con l’avvio della stagione turistica.
Durante le verifiche effettuate lungo il litorale compreso tra le province di Rimini e Forlì-Cesena, le Fiamme Gialle della Stazione Navale di Rimini hanno scoperto 13 lavoratori impiegati senza alcun contratto formale, privi di tutele assicurative e previdenziali. Un quadro definito particolarmente grave, soprattutto alla luce delle percentuali rilevate rispetto al totale degli addetti trovati in servizio al momento del controllo.
Le irregolarità più marcate sono emerse in sette esercizi commerciali situati in area demaniale marittima: si tratta in particolare di stabilimenti balneari, bar e punti ristoro. Proprio in queste strutture, la presenza di lavoratori in nero ha portato all’immediata segnalazione dell’accaduto all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, che ha avviato l’iter per la sospensione temporanea delle attività coinvolte.
Oltre alla chiusura, sono scattate anche pesanti sanzioni amministrative. L’importo delle multe varia da un minimo di 38.750 euro a un massimo di 74.150 euro, a seconda della gravità delle violazioni accertate. Alle imprese è stato inoltre imposto l’obbligo di regolarizzare ogni posizione lavorativa non conforme, pena ulteriori provvedimenti.
L’intervento si inserisce in un’azione di contrasto più ampia condotta dalla Guardia di Finanza per prevenire abusi nel settore turistico-balneare e garantire condizioni eque di concorrenza tra gli operatori economici. Le verifiche, fanno sapere i militari, proseguiranno anche nelle prossime settimane.