La Romagna torna al centro della riflessione storica e culturale con il 76° Convegno della Società di Studi Romagnoli, in programma venerdì 3 ottobre a Rimini e sabato 4 ottobre a Santarcangelo. Un appuntamento che da oltre sette decenni custodisce e promuove la conoscenza del territorio attraverso ricerche, approfondimenti su città, luoghi, personaggi e patrimoni talvolta dimenticati, ignorati o riscoperti.
Quest’anno il Convegno si svolge nel segno della memoria di due grandi figure: Augusto Campana, fondatore della Società, di cui ricorrono i trent’anni dalla scomparsa, e Antonio Paolucci, illustre storico dell’arte riminese e già direttore dei Musei Vaticani, venuto a mancare lo scorso anno, che ha dedicato la vita alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano.
Il programma, che prevede ventitré relatori, sarà aperto venerdì 3 ottobre a Palazzo Buonadrata, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, mentre la giornata conclusiva di sabato 4 ottobre si terrà presso la Biblioteca Baldini di Santarcangelo, in collaborazione con il Comune e la Fondazione Focus.
«Da 76 anni la nostra mission è invariata: indagare e studiare un territorio ricchissimo di storia, arte e cultura qual è la Romagna, alla quale abbiamo dedicato duecento volumi di studi e ricerche» ha sottolineato Alessia Morigi, presidente della Società di Studi Romagnoli, ringraziando le istituzioni che hanno reso possibile l’organizzazione delle giornate di studio.
Il convegno rappresenta così non solo un’occasione di alta divulgazione, ma anche un momento di comunità culturale tra studiosi, cittadini e istituzioni, a conferma della centralità della Romagna come luogo di memoria e al tempo stesso laboratorio vivo di ricerca storica. Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale www.societastudiromagnoli.it.