Chiama la Polizia perchè sostiene di essere perseguitato dai fantasmi, ma è talmente agitato che alla fine è lui a essere arrestato.
Protagonista dell’insolita vicenda è un 20enne egiziano che vive insieme a un amico all’interno dell’Hotel Coronado, un vecchio albergo abbandonato. Sabato sera il giovane ha telefonato i carabinieri, sostenendo che c’era un fantasma dagli occhi azzurri che lo stava prendendo a schiaffi. «Loro non sono venuti – ha raccontato ieri il ragazzo al giudice – ma il fantasma c’era davvero». Lui, ha detto era talmente spaventato che se l’è fatta addosso, e visto che l’«entità» non mollava la presa, si è affacciato a una delle finestre dell’albergo e ha cominciato a urlare come un ossesso chiedendo aiuto. Era talmente fuori di sè che si sono spaventate anche alcune giovani prostitute che stavano battendo il marciapiede nei pressi dell’hotel. Quando hanno visto che il ragazzo non si calmava e sembrava minacciato da qualcosa, hanno fermato una Volante della Polizia che stava passando proprio in quel momento.
Quando li ha visti, l’egiziano ha chiesto loro di salire, gridando che c’erano i fantasmi. Ma quando anche gli agenti gli hanno risposto picche, si è calato dal 2° piano e li ha raggiunti. Quindi ha afferrato due cocci di bottiglia e ha detto: «Seguitemi, vado avanti io». Il ragazzo era talmente fuori di testa che i poliziotti non sono riusciti a calmarlo, nè a farsi dire come si chiamava, e alla fine sono stati costretti ad arrestarlo. Ieri mattina, il 20enne, assistito dall’avvocato Ninfa Renzini, è comparso davanti al giudice. Al quale ha raccontato di nuovo la storia del fantasma persecutore. Il magistrato ha disposto che resti in carcere, in attesa del processo fissato a giovedì prossimo. Il Resto del Carlino
