Una battaglia giuridica e morale. Una battaglia per il diritto di esistere e vivere liberamente come tale. Una battaglia vinta. Questa la storia di Elena, nome di fantasia, che venne licenziata perchè trans e ha ora ottenuto il dovuto risarcimento.
Si sentiva una donna rinchiusa nel corpo di un uomo. L’agenzia di moda interruppe il rapporto di lavoro con il pretesto che volevano un profilo professionale maschile. Elena si rivolse alla Cgil e fece causa per ingiusto licenziamento. Per evitare conseguenze sul piano penale è stato concordato un risarcimento di 20mila lire con cui Elena ha pagato l’operazione per il cambio di sesso eseguita in Thailandia.
“Mi sento a mio agio e sono ora receptionist in un albergo a quattro stelle di Rimini dove nessuno mi fa pesare il mio passato”. Elena ringrazia la famiglia per il costante sostegno e il suo ragazzo che l’ha aiutata a superare i momenti difficili. Resta da combattere un’ultima battaglia, la più complicata, quella contro la burocrazia che impedisce ancora la modifica del nome.
Salvatore Occhiuto