Rimini, emergenza sicurezza in carcere: risse e autolesionismo spingono il Pd a sollecitare interventi

La Casa circondariale di Rimini è tornata al centro dell’attenzione dopo i gravi episodi verificatisi lo scorso 5 dicembre, tra risse tra detenuti e un caso di autolesionismo che ha richiesto il trasferimento di un recluso all’Ospedale Infermi per un intervento chirurgico. In seguito a questi fatti, la consigliera del Partito Democratico Alice Parma ha presentato un’interpellanza alla giunta regionale, chiedendo un confronto urgente con la direzione dell’istituto, l’Ausl locale e il Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria.

Nel documento, Parma sottolinea come gli episodi confermino una crescente tensione all’interno del carcere riminese, inserendosi in un contesto nazionale caratterizzato da sovraffollamento, carenze di organico, spazi inadeguati e strumenti insufficienti per garantire sicurezza e benessere di detenuti e personale. Gli interventi di emergenza del 5 dicembre hanno coinvolto anche due agenti della Polizia penitenziaria, rimasti feriti e costretti a ricorrere alle cure ospedaliere.

Secondo i dati citati nell’interpellanza, alla Casa circondariale erano presenti 163 detenuti a fronte di 118 posti regolamentari, con un tasso di affollamento del 138%. Una condizione strutturale che incide sulla gestione quotidiana della struttura e sulla sicurezza interna. La consigliera segnala inoltre celle prive di acqua calda e riscaldamento, carenze nel presidio medico e infermieristico e assenza del mediatore linguistico, evidenziando come la scarsità di personale influisca negativamente sull’organizzazione e sul benessere psicofisico degli agenti.

L’interpellanza chiede alla giunta quali azioni intenda assumere per migliorare le condizioni della Casa circondariale e se sia pronta a sollecitare il Ministero della Giustizia e il Governo a intervenire per ridurre il sovraffollamento e rafforzare gli organici del personale penitenziario e amministrativo. L’obiettivo è prevenire nuovi episodi critici e garantire maggiore sicurezza sia ai detenuti sia agli operatori della struttura.