Un matrimonio di comodo per motivi commerciali. Espulsi due albanesi che avevano escogitato tale stratagemma allo scopo di ottenere la carta di permesso europea. Una regolarizzazione che serviva per realizzare il loro sogno professionale, ossia aprire un centro estetico.
L’uomo 47enne, pregiudicato con precedenti per spaccio di droga, ha cercato una sposa compiacente una donna 40enne meridionale che si è prestata per sei mesi alla commedia. Un’unione che ha permesso al balcanico di avviare con il suo vero amore, una connazionale 35enne, l’attività.
Purtroppo l’Ufficio Stranieri della Questura di Rimini ha scoperto l’espediente e la moglie temporanea ha confermato tutto, rimediando l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e falsa attestazione a pubblico ufficiale. Denuncia anche per la donna albanese che aveva contratto un falso matrimonio con un anziano del capoluogo rivierasco. Infine l’espulsione dei due cittadini del “paese dell’Aquile”.
Salvatore Occhiuto