«DAMMI 10MILA euro o stupro tuo figlio». Non aveva scrupoli, dicono, Costantin Dumitriu, 30 anni, indicato dagli inquirenti come il ‘boss’ delle elemosine. Due anni e mezzo fa, insieme ad altri quattro romeni, aveva sequestrato una donna, colpevole di non avergli pagato il pizzo. Tre complici erano stati presi (e condannati a otto anni di carcere), ma lui era riuscito a sparire dalla circolazione prima che gli investigatori riuscissero a mettergli le manette. Latitante per due anni, Dumitriu è stato rintracciato a Londra nel settembre scorso, e arrestato. Ieri mattina, per la prima volta è comparso davanti al Tribunale di Rimini che lo sta processando per sequestro di persona e una sfilza di altri reati. All’appello manca soltanto un altro componente della banda.
COSTANTIN veniva ritenuto uno dei capi del lucroso giro di elemosine cittadino. Ma la donna si era rifiutata di versargli quei 10mila euro che lui giudicava il ‘prezzo’ del comando. Così l’aveva sequestrata in un appartamento, legata e pestata a sangue. A chiamare la Polizia era stato il figlio che era riuscito a sfuggire alla banda e che Dumitriu aveva minacciato di violentare se non avesse portato il denaro che chiedeva. Poco prima dell’arrivo degli agenti, approfittando della concitazione, la donna si era gettata dal balcone per sottrarsi ai suoi aguzzini, fratturandosi le gambe.
Resto del Carlino