Rimini. Fallisce il colpo al ristorante cinese Prima le botte, ora c’è la condanna

riminiAVEVA TENTATO il colpo, nel febbraio scorso, in un noto ristorante cinese e ieri è stato condannato, dopo aver patteggiato un anno e sei mesi davanti al gup, Vinicio Cantarini. Era stata una cameriera del locale a notare il 32enne riminese ‘armeggiare’, con fare sospetto, intorno alla cassa. L’uomo, Carlo Pasculli (assistito dagli avvocati Davide Grassi e Franco Ferrini), vistosi scoperto, aveva afferrato la ragazza per poi estrarre un coltello e puntarlo alla pancia della donna nel tentativo di farsi consegnare i contanti. La cameriera aveva, allora, cercato di divincolarsi e si era messa ad urlare chiedendo aiuto in cinese.
Era così arrivato in suo soccorso il titolare del ristorante. Fra i due uomini ne era nata una collutazione, ma il malvivente era riuscito a fuggire. Gli uomini della Polizia municipale, subito chiamati, lo avevano poi inseguito, insieme ad un cliente ed al proprietario del ristorante stesso e, alla fine, lo avevano ammanettato. Per il 32enne riminese l’accusa era di tentata rapina aggravata. E ieri, davanti al gup, Pasculli ha patteggiato una condanna a un anno e sei mesi di reclusione.

Resto del Carlino