Rimini, finta stanza in affitto: due trentenni denunciati per truffa aggravata

Ieri è emersa una vicenda di truffa che ha colpito un cittadino di Rieti intenzionato a trascorrere le vacanze sulla Riviera romagnola. L’uomo, alla ricerca di una stanza in affitto a Rimini, è rimasto vittima di un inganno ben organizzato che ha portato alla perdita di una caparra superiore ai 500 euro.

Tutto ha avuto inizio a gennaio, quando la vittima ha trovato su Facebook un link a un presunto gruppo di annunci immobiliari. Dopo essersi registrato e fornito le proprie credenziali, è stato contattato da un profilo falso, che lo ha messo in contatto con un sedicente proprietario di casa. Quest’ultimo, presentandosi con un nome di fantasia e spacciandosi per un ex alpino e appartenente alle forze dell’ordine, ha rassicurato il cliente con un video dell’appartamento disponibile.

Per confermare la prenotazione, è stata richiesta una caparra di 550 euro, da versare tramite bonifico su un conto PostePay. Convinto dell’autenticità della proposta, il cittadino di Rieti ha eseguito il pagamento, senza però ricevere mai una ricevuta ufficiale. Gli è stato semplicemente indicato un indirizzo a Rimini dove ritirare le chiavi, ma una volta arrivato sul posto, ha constatato l’inesistenza della stanza e il silenzio definitivo degli interlocutori.

La denuncia è stata sporta presso la Questura di Rieti, che ha avviato le indagini. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico hanno identificato due sospetti: un uomo di 30 anni residente a Taranto, già noto per truffe simili nel settore degli affitti turistici, e una donna coetanea di Cagliari. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà per truffa aggravata in concorso.

Questo caso è un monito importante per chi cerca soluzioni last minute o offerte online, ricordando la necessità di verificare sempre l’affidabilità delle offerte e di non fidarsi di interlocutori non verificati.