La stangata arriva in anticipo. Non è stato necessario attendere l’entrata in vigore dell’ordinanza antialcol, prevista il primo giugno, con multe pesanti per i minimarket che vengono beccati a vendere alcolici refrigerati. La polizia municipale gioca d’anticipo, e infligge a un minimarket etnico di Bellariva la multa dei record: 17mila euro (da vedere se saranno pagati). «La violazione delle più elementari norme di tutela del consumatore – spiegano dal comando – oltre alle denunce penali e i provvedimenti amministrativi conseguenti, ha comportato, per la gravità delle violazioni riscontrate a carico dei gestori di un minimarket di Bellariva, 17 mila euro di sanzioni». «Da un controllo di polizia amministrativa – dice l’assessore Jamil Sadegholvaad – dopo alcune segnalazioni dei residenti che hanno visto una decina di ragazzini tedeschi palesemente ubriachi all’esterno del negozio, e che lamentavano la vendita di alcolici anche a giovani da parte dei titolari dell’esercizio, nella giornata di lunedì è emerso un quadro desolante: tra l’altro, mancanza di prezzi esposti, di indicazioni sulla provenienza delle merci, mancata revisione dei mezzi antincendio fino a un abuso di natura edilizia». I ragazzini erano così brilli da arrivare a cercare di ‘intortare’ le vigilesse intervenute. Quasi metà degli scaffali erano stipati di alcolici e superalcolici. L’intervento dei vigili è partito da un esposto scritto dei residenti sulla «continua somministrazione di alcol». «Ma la sanzione più grave – precisano da Palazzo Garampi – è stata riscontrata in materia di privacy in quanto, pur essendo presente un sistema di videosorveglianza, la gestione dei dati personali non era assicurata in alcuna forma». Il Comune ricorda che dall’1 giugno va in vigore l’ordinanza «per contrastare l’abuso di alcol e il degrado urbano, vietando a tutti gli esercizi di vicinato del settore alimentare ubicati nelle zone di maggior presenza turistica di conservare per la vendita bevande alcoliche di qualsiasi gradazione in qualunque sistema di refrigerazione». «L’annuncio di queste misure pesanti che punta a tutelare il dilagare del consumo di alcol a basso costo anche tra i minori – sta suscitando proteste e lamentele da parte di gestori di minimarket storici: «Cornuti e mazziati – tuonano alcuni gestori –. I bengalesi ci fanno concorrenza sleale, vengono multati e non pagano cambiando solo licenza l’anno dopo, e adesso il Comune colpisce noi che ci comportiamo bene. Ma per noi vendere birre anche in orario serale nella zona mare, magari ai turisti che sono in appartamento, è una parte fondamentale della nostra attività».
