NON E’ SOLO una questione di riminesità. Non è per il fatto che è stato già candidato sindaco a Riccione (nel 2004, contro Imola). Il nome di Marzio Pecci, che la Lega Nord vuole imporre come candidato unico per il centrodestra alle prossime elezioni comunali, secondo gli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia tradisce i requisiti che erano stati indicati dalla coalizione nella scelta dell’anti-Gnassi.
NON E’ UN MISTERO che per Forza Italia, e per alcune liste civiche dell’area di centrodestra (vedi Progetto Rimini), l’ideale sarebbe la scelta di un personaggio della società civile, non un politico. In particolare per gli azzurri, che da tempo stanno sondando (lo avevano iniziato a fare già prima della fuga in avanti della Lega con Marzio Pecci) alcuni personaggi noti dell’economia riminese. Su tutti, spiccano i nomi di Linda Gemmani e Maurizio Focchi. La prima ricopre ancora oggi un ruolo importante in Scm, l’azienda di famiglia, ed è un vecchio cavallo di battaglia del centrodestra. Si era parlato di lei già nel 2011. Appartiene a quell’area moderata, vicina a Cl, e piace per il suo ruolo di imprenditrice e di persona impegnata anche socialmente. Lo stesso discorso vale per Focchi. Il quale, a dirla tutta, in questi anni è sempre stato poco propenso a farsi tirare per la giacchetta dalle sirene dei vari partiti (in passato con lui ci aveva provato anche il Pd). Inoltre gli industriali vorrebbero Focchi alla guida della Fondazione Carim. Ma Forza Italia sta facendo comunque un tentativo, sia con lui che con la Gemmani. E ha in serbo anche un altro nome, che potrebbe trovare un’ampia condivisione tra i nuovi schieramenti civici che si stanno formando in vista delle elezioni comunali.
ANCHE in casa di Fratelli d’Italia, per ora, Marzio Pecci è considerato «il candidato della Lega, e non di tutto il centrodestra». Ma Gioenzo Renzi, dopo la sfuriata di ieri contro il Carroccio, si augura che i leghisti possano ripensarci e sedersi intorno a un tavolo senza dettare imposizioni agli alleati. «Nel caso di un mancato accordo, che noi cercheremo di trovare anche se a oggi non è facile, non avremo alcun problema a correre da soli. Se proprio non si arriva a un centrodestra unito, preferiamo affrontare la sfida con le sole nostre forze. E con un nostro candidato». E in quel caso Renzi, come ha ammesso già più volte, non avrebbe remore: «Sono pronto a ricandidarmi, certamente – dice sicuro – Anche se ho già corso contro Gnassi nel 2011, penso di essere ancora la persona più rappresentativa e conosciuta del mio partito a Rimini. E l’unico in grado di mettere in difficoltà Gnassi, come ho dimostrato nel 2011».
Resto del Carlino