Un uomo di 56 anni quasi completamente nudo. I pantaloni calati. Senza mutande. Il corpo cosparso di graffi ed escoriazioni. Quando Luigi Girometti se lo è trovato davanti, l’altra sera poco dopo le 21, è rimasto letteralmente di sasso. «L’ho visto correre come un pazzo sulla via Flaminia, in mezzo ai passanti e alle macchine che sfrecciavano. Stavano quasi per investirlo. Così, senza pensarci due volte, sono sceso dall’auto e mi sono messo a inseguirlo. Alla fine sono riuscito a immobilizzarlo. Per fortuna è andato tutto per il meglio. Ma quell’uomo poteva anche fare del male a se stesso o ad altre persone». Girometti, titolare dell’officina ‘Safety Car’ e socio storico dell’associazione «Zeinta di Borg», ricostruisce quei lunghi minuti di panico lungo la strada trafficata. «Erano le nove di sera e io stavo tornando a casa dal lavoro – racconta –. All’altezza della rotatoria dell’ospedale, in via Flaminia, ho notato un individuo che stava uscendo di corsa dalla camera mortuaria. In seguito ho scoperto che il 56enne, di origine pugliese, si era presentato poco prima al pronto soccorso, da dove era appena fuggito dopo essere sceso dalla barella. Mi sono accorto subito che l’uomo era a torso nudo, con i pantaloni calati e senza mutande. In più aveva anche diversi segni rossi sulla pelle, forse escoriazioni che si era procurato da solo. Mi sono fermato, ho abbassato il finestrino dell’auto e gli ho detto di fermarsi immediatamente. Lui ha superato la sbarra di sicurezza ed è scappato come un razzo in via Flaminia». E’ stato allora che ha avuto inizio l’inseguimento.
«SONO sceso dalla macchina e ho fatto quella che mi sembrava la cosa giusta da fare: gli sono corso dietro. Lui andava velocissimo, facendo zigzag tra la via Flaminia e la pista ciclabile. Si faceva largo tra i passanti, tra cui anche alcune mamme a passeggio con i bambini, che lo guardavano esterrefatte. Poteva anche ammazzarsi o fare del male a me e alle altre persone. Dopo alcune centinaia di metri, sono riuscito a raggiungerlo all’altezza del concessionario Motomix. Ero sfinito, ma ho cercato di tenerlo fermo e nel frattempo ho chiamato la Polizia. Gli agenti mi hanno detto che erano già sulle sue tracce, in quanto il pronto soccorso aveva segnalato la scomparsa. A quel punto sono arrivate pattuglia e ambulanza, che lo hanno preso in carico. Ho agito di impulso, non lo nego, ma sono sicuro che lo rifarei di nuovo» conclude Girometti. Il 56enne, che martedì sera si era recato in pronto soccorso è ora di nuovo ricoverato all’ospedale ‘Infermi’. il Resto del Carlino
