«Ci piacerebbe sapere dal vice sindaco Gloria Lisi quanti sono i genitori riminesi che, sostiene lei, hanno apprezzato la nuova legge che impone l’obbligo dei vaccini ai bimbi che frequentano l’asilo nido. E se sono genitori informati realmente della questione vaccini». Torna allo scoperto il comitato ‘E pur si muove’, formato da papà e mamme di tutta la provincia di Rimini, che non intendono sottoporre i loro figli alle vaccinazioni obbligatorie. Qualche giorno fa il vice sindaco Lisi era uscito con una dichiarazione in cui, pur non parlando di «rischio epidemia», aveva attaccato i genitori no vax facendo notare come le loro scelte mettano in pericolo anche gli altri bambini.
«La Lisi – attacca il comitato – non dice tutta la verità. Non dichiara, ad esempio, che non esiste alcuna epidemia in atto per le malattie per cui esiste l’obbligo vaccinale in Italia. Non lo diciamo noi, ma i medici. Ed è improprio il riferimento fatto dal vice sindaco a bambini con deficit al sistema immunitario, che sarebbero tutelati dalla nuova legge regionale. Questi bambini non potrebbero comunque frequentare il nido perché per loro sono pericolosi tutti i virus, tutti i batteri, non solo quelli contenuti nei 4 vaccini obbligatori. Per di più, vacciniamo i bambini che frequentano il nido e non gli educatori, i genitori, i nonni e tutti quelli che entreranno a contatto con loro?». Dubbi rivolti non solo dai genitori, ma anche da alcune maestre riminesi che non condividono la nuova legge regionale.
