Rimini. Gessica Notaro: «Grazie a occhiali e cappello mi sono protetta dall’acido»

È entrato da un ingresso secondario del ‘Bufalini’, per dribblare la folla di giornalisti assiepata in ospedale. I medici gli hanno permesso di entrare direttamente nella stanza di Gessica, non prima di avergli fatto indossare precauzionalmente camice e guanti. Così, tutto bardato, il sindaco Andrea Gnassi è rimasto ieri per una mezz’ora buona a parlare con la ragazza sfregiata con l’acido. Gessica Notaro ha raccontato per filo e per segno al primo cittadino come sono andate le cose martedì sera tornando ad accusare l’ex fidanzato Edson Tavares. «L’ho visto, era proprio lui – ha detto la ragazza – Quando mi ha tirato addosso il contenuto della bottiglietta, ho subito capito che c’era dell’acido. La pelle ha cominciato a bruciarmi immediatamente. Per fortuna avevo gli occhiali e il berretto in testa, altrimenti poteva andare anche peggio». I due hanno parlato anche del futuro, dei piani che ha Gessica, della sua voglia di tornare quanto prima a una vita normale. «Gessica ha parlato tantissimo, era di buon umore e felice della visita del sindaco: le ha fatto molto piacere», confessa Filippo Zilli, il consigliere comunale di Vincere per Rimini amico d’infanzia della ragazza («Ci conosciamo da quando siamo bambini, le nostre famiglie si sono sempre frequentate»). E’ stato proprio Zilli a fare in queste ore da ‘ponte’ tra la famiglia e il Comune, e ad accompagnare ieri mattina Gnassi in ospedale.
La ragazza vorrebbe essere lunedì sera alla manifestazione in sua solidarietà organizzata dall’associazione ‘Rompi il silenzio’, ma naturalmente non potrà: dovrà restare in ospedale ancora per molti giorni. Ma nonostante tutto il coraggio e il buon umore, come racconta Gnassi stesso dopo la visita, non le mancano proprio. «Ho trovato una ragazza piena di energie e di spirito positivo, è lei che fa coraggio a chi la va a trovare. Gessica è bella fuori e bella dentro. Abbiamo parlato di tante cose, di progetti futuri, del suo lavoro, del suo desiderio di riprendere la vita normale, di Rimini». Gnassi ci tiene a dire di essere andato a trovarla non in qualità di sindaco. «Ho voluto portare a lei l’affetto e la vicinanza della città e la mia personale. Un affetto che Rimini le dimostrerà con la manifestazione di lunedì».