Il volto è quasi sempre bendato, tranne quando i dottori arrivano per medicarla. Gessica Notaro si è vista allo specchio, ha visto come il suo bel viso sia stato sfregiato dall’acido che le hanno tirato addosso. Ma non le importa. A lei importa soltanto di recuperare la vista dall’occhio ferito, e di tornare al più presto a una vita normale. L’ha ripetuto anche ieri, ai tanti amici che sono andati a trovarla al ‘Bufalini’ di Cesena dov’è ricoverata da martedì notte, dopo lìaggressione subita mentre stava rientrando a casa. Dalla sua camera d’ospedale la ragazza è venuta a sapere anche degli insulti e delle minacce di morte al figlio di Edson Tavares, l’ex fidanzato accusato di averla sfregiata con l’acido. Gessica non l’ha presa bene, e forse nei prossimi giorni potrebbe intervenire per chiedere di lasciare fuori da questa vicenda chi non c’entra nulla, come il figlio di lui.
«Non cerco la vendetta, voglio soltanto giustizia», ha ribadito ieri la ragazza agli amici andati a trovarla. E soprattutto, «voglio cercare di recuperare il più presto possibile. Non mi importa se resto sfregiata, voglio solo tornare a vivere e a fare le cose che mi piacciono». Gessica aveva anche chiesto ai sanitari del ‘Bufalini’ il permesso speciale per uscire un paio d’ore, e partecipare alla manifestazione di solidarietà che si terrà oggi pomeriggio in piazza Tre Martiri per lei. Niente da fare: per ora deve restare in ospedale. E ci resterà almeno per qualche settimana, fino a quando il suo quadro clinico non sarà definito, sia per quanto riguarda l’occhio che per le ustioni causate dall’acido.
«Avrei tanto voluto essere domani (oggi per chi legge, ndr) insieme a voi – ha detto Gessica all’amico Filippo Zilli, il consigliere comunale che è andato anche ieri a visitarla – ma purtroppo non posso uscire. Ma con il cuore sarò comunque insieme a voi, e ringrazio tutti quelli che si stanno mobilitando». Gessica ha chiesto ad alcui amici più cari di fare una diretta Facebook della manifestazione, attraverso gli smartphone, per consentirle così di vedere dal vivo quel che accadrà in piazza Tre Martiri. Sarà il suo modo di essere presente all’iniziativa, anche se non fisicamente, insieme a tutti coloro che scenderanno in piazza per lei. Il coraggio di questa ragazza lo si capisce anche da queste parole, dalla forza che riesce a trasmettere a tutti coloro che vanno a trovarla.
La solidarietà verso Gessica ha già abbondantemente superato i confini italiani. «Mi stanno contattando moltissime associazioni dall’estero, anche dal Sudamerica, per avere notizie di Gessica e chiedermi come possono aiutarla – conferma Mauro Catalini, l’agente e produttore discografico della Notaro – Addirittura si è fatta viva un’associazione della Colombia che assiste le donne sfregiate dall’acido».Gessica, che doveva debuttare con il suo primo disco da cantante a fine mese, si è raccomandata con Catalini di non rinviare di troppo l’uscita: «Le ho chiesto se voleva aspettare un po’, ma lei è decisa a non perdere tempo – sorride Catalini – E’ veramente piena di vita, e forse dopo questo episodio lo è ancora di più». Il Resto del Carlino
