Si avvicina una giornata decisiva per l’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli, la donna uccisa con 29 coltellate nel garage del condominio di via del Ciclamino. Il 22 maggio, infatti, si terrà a Bologna l’udienza davanti al Tribunale del Riesame, chiamato a decidere sulla richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Louis Dassilva, il 34enne brasiliano accusato del delitto.
La richiesta arriva a pochi giorni dalla chiusura ufficiale delle indagini da parte della Procura di Rimini, che ha rafforzato l’impianto accusatorio contro Dassilva: l’uomo è ora formalmente imputato di omicidio volontario pluriaggravato, con l’aggiunta della premeditazione come nuova aggravante. Secondo i magistrati, l’indagato avrebbe approfittato di una finestra temporale precisa, quando la compagna (nipote della vittima) era fuori casa, per tendere un agguato premeditato in una zona priva di telecamere e illuminazione.
La difesa, però, contesta l’intero impianto accusatorio e punta su due direttrici: da un lato la mancanza di prove dirette, come DNA o impronte sul coltello, dall’altro la fragilità della ricostruzione temporale dei fatti. A ciò si aggiunge il fatto che Dassilva si è sempre dichiarato estraneo all’omicidio e ha collaborato con gli inquirenti.
Il 22 maggio sarà quindi il primo banco di prova dopo la chiusura delle indagini. Se il Riesame dovesse accogliere l’istanza, Dassilva potrebbe tornare libero in attesa del processo. In caso contrario, la custodia cautelare in carcere verrà confermata fino all’eventuale rinvio a giudizio.
Intanto, la città e l’opinione pubblica restano in attesa. La richiesta di verità e giustizia per Pierina Paganelli è più viva che mai.