Rimini, “giallo di Pierina”. Dassilva ribalta le accuse: “Manuela mente, eravamo amanti”

Si complica il caso dell’omicidio di Pierina Paganelli, la donna trovata senza vita nel garage di via Del Ciclamino. Louis Dassilva, il 35enne senegalese in carcere dal 16 luglio con l’accusa di omicidio, ha deciso di parlare, offrendo una versione dei fatti che mette in discussione le dichiarazioni di Manuela Bianchi, nuora della vittima.

Interrogato dal giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini, Dassilva ha respinto ogni addebito, sostenendo che la mattina del delitto non si trovava lì per caso, ma perché attendeva Manuela, con cui aveva una relazione. “Sta mentendo, vuole incastrarmi”, ha dichiarato l’uomo davanti al gip, affiancato dai suoi legali Riario Fabbri e Andrea Guidi. Il confronto, avvenuto alla presenza del sostituto procuratore Daniele Paci, ha riacceso i riflettori su una vicenda complessa, in cui emergono intrecci sentimentali, tradimenti e oscure suggestioni legate a presunti riti esoterici.

Ora la difesa punta alla scarcerazione di Dassilva, mentre gli inquirenti valutano la sua testimonianza alla luce delle prove raccolte. Il caso si infittisce, e con esso il mistero attorno alla tragica morte di Pierina Paganelli.