«Non c’entro niente con viaggi, alberghi e ristoranti. L’accusa che mi viene mossa riguarda la preparazione grafica e successiva stampa e pubblicazione di manifesti nei quali rivendicavo il taglio di 17 consiglieri regionali e conseguenti risparmi sul costo della politica». Lo afferma Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia), per il quale la magistratura bolognese ha emesso l’avviso di conclusione indagine, come per altri consiglieri di An dell’epoca (Enrico Aimi, Luca Bartolini e Alberto Vecchi, tutti accusati di peculato). Si tratta del secondo filone dell’indagine: il periodo preso in esame dalla procura per le ‘spese pazze’ in Regione va dal 2005 al 2010. Il primo filone, che ha già visto emettere richieste di rinvio a giudizio per 40 consiglieri, era concentrato sugli anni successivi. Renzi – oggi consigliere comunale – è stato consigliere regionale dal 2005 al 2010. «Letto quanto riportato dagli organi di stampa – prosegue Renzi – preciso che le spese da me sostenute riguardano tutte la mia attività di consigliere regionale e sono coerenti con la natura dei contributi ai singoli gruppi».
L’accusa che la riguarda parla di 30mila euro di risorse utilizzate indebitamente.
«Sul piano processuale – prosegue Renzi – ho incaricato i miei legali di presentare richiesta al pubblico ministero perché si proceda al più presto alla mia audizione: intendo chiarire subito la mia posizione. Non tutti siamo uguali», aggiunge riferendosi agli ex colleghi.
Ritiene di poter chiarire?
«Ritengo di avere tutti gli elementi e la documentazione per affermare: ‘niente spese pazze’».
Per i magistrati sono ‘pazzi’ anche i manifesti, realizzati usando fondi in maniera impropria.
«Io sono sotto processo per i manifesti nei quali rivendicavo il taglio dei 17 consiglieri, devo giustificare questo».
L’accusa parla di soldi attribuiti ai gruppi consiliari che invece sono andati ai partiti, o ai singoli esponenti, per fini non istituzionali.
«Non è il caso mio, e lo dimostrerò».
Cosa c’era scritto in quei manifesti esattamente?
«C’era scritto ‘Grazie a Renzi tagliati i consiglieri’, o qualcosa del genere». (…) Il Resto del Carlino
