Gilberto, vent’anni, ha postato da Rimini un video che ha rapidamente fatto il giro dei social, raccontando la sua esperienza lavorativa come animatore in un hotel a quattro stelle di Viserbella. Ripreso mentre attende il treno alla stazione, il giovane mostra le condizioni dell’alloggio assegnatogli, una mansarda con evidenti chiazze di muffa, e denuncia un compenso nettamente insufficiente.
Secondo Gilberto, il contratto prevedeva 45 ore settimanali con una retribuzione lorda di circa 1.300 euro, da cui però venivano detratti vitto e alloggio, facendo scendere il netto mensile intorno ai 630 euro, ossia poco più di 3 euro all’ora. Inoltre, il giovane specifica di essere stato assunto tramite un’agenzia di lavoro interinale e non direttamente dall’hotel.
Nel video, Gilberto racconta di aver deciso di lasciare l’impiego, accusando la struttura di non riconoscere le difficoltà vissute: “Mi hanno detto che sono troppo sensibile, che non ho spirito d’adattamento”. Aggiunge di aver tentato di resistere per un mese, ma la situazione lo ha spinto a scappare, sottolineando la difficoltà di trovare lavori dignitosi nel settore e la fuga dal lavoro che definisce “una follia”.
Il video integrale pubblicato da Repubblica.it (per visionarlo è necessario avere un account attivo su Tik Tok)
Il video ha suscitato un acceso dibattito tra gli utenti: da una parte chi esprime solidarietà e condivide la denuncia sulle precarie condizioni di lavoro nel turismo estivo, dall’altra chi richiama alla necessità di spirito di sacrificio in un settore notoriamente impegnativo.
La vicenda riporta al centro dell’attenzione il tema del lavoro stagionale in Riviera Romagnola, spesso caratterizzato da bassi salari e condizioni abitative discutibili, con ripercussioni sulla capacità di trattenere giovani lavoratori e sulla qualità del servizio turistico.