Rimini. Gli amici di “Mauri” in processione davanti la porta del Pic Nic

maurizio pic nic«LUNEDI’ sera alla chiusura del Pic Nic ci siamo salutati come tutte le sere, non ho avuto nessun sentore che dopo poche ore potesse arrivare la tragedia. Maurizio era un signore. In trent’anni non l’ho mai sentito alzare la voce, nè con i clienti nè con noi dipendenti. Quando me l’hanno detto mi è venuto un colpo». E’ il racconto commosso di Giovanni Del Negro, storico cameriere del ristorante Pic Nic, che con gli altri dipendenti non riesce a darsi pace. Ieri mattina si sono presentati al locale dove martedì Bellini si è tolto la vita. «Siamo qui – prosegue Del Negro – per essere vicini a Bertino». Roberto La Maida, 71 anni, il socio-amico da una vita di Maurizio. «Di solito non mi salutava mai – dice un altro dipendente, un ragazzo molto giovane –. Lunedì sera invece mi ha detto ciao, chiamandomi per nome. Lì per lì mi sono sorpreso». «Io l’ho trovato normale – prosegue Del Negro –. Scherzava, rideva, parlava di calcio, dei soliti argomenti. Con Bertino nessuno di noi ci ha ancora parlato. E’ distrutto. Maurizio era un tipo preciso, teneva che il lavoro e il servizio venissero fatti al meglio. Aveva fatto la gavetta. Era bolognese, da ragazzo veniva in Riviera a fare la stagione, aveva lavorato in diversi locali, anche all’Embassy».
FISSATI per domani pomeriggio i funerali alle 15, nella chiesa di Sant’Agostino. Ieri sera, sempre in Sant’Agostino, la recita del rosario. «Grazie per come lo avete ricordato, faremo qualcosa di importante per ricordare Maurizio nei prossimi giorni, ma per adesso non me la sento di parlare». E’ tutto quello che riesce a dire Roberto La Maida, per tutti ‘Bertino’, 71enne socio di Bellini, che con lui aveva aperto il locale nel lontano 1965, cinquant’anni fa. Nella via per tutta la giornata di ieri è andata in scena una lunga processione laica di riminesi che hanno voluto, ciascuno a proprio modo, porgere un tributo al ristoratore. All’interno del Pic Nic la porta chiusa a chiave, ieri c’era anche il figlio di Maurizio, Davide. All’esterno, mestamente seduti su una panchina i dipendenti del ristorante, che si sono presentati per rendere omaggio al titolare.

RESTO DEL CARLINO