Rimini. Gli ex dipendenti ‘comprano’ il supermercato

Ricomincio da me, si son detti gli ex dipendenti rimasti disoccupati. E nel carrello della spesa ci hanno messo… un supermercato! Erano rimasti in mezzo a una strada, dopo la chiusura dell’attività dove lavoravano, nel marzo 2016. Nonostante il loro destino sembrasse segnato, un gruppetto di ex dipendenti Sisa non si è perso d’animo. Cinque ‘ragazzi’ tra i 40 e i 50 anni si sono reinventati imprenditori. Hanno deciso di fondare una nuova società, la Sgs, rilevando il vecchio negozio di via Covignano e quello di Ospedaletto di Coriano. Per salvare il proprio posto di lavoro, ma forse anche per ‘liberare’ una vocazione imprenditorale rimasta sotto la cenere. II primo di due punti vendita riapre oggi con l’insegna Despar. «Abbiamo deciso di rischiare e di metterci in gioco fino in fondo», sorridono i neo imprenditori. «Ci siamo trovati nella condizione di doverci reinventare un lavoro», spiega Maria Cristina Bucarelli, amministratore della neonata Sgs, «e non è stato facile, alla nostra età e con una vita da dipendenti alle spalle. Ma ci siamo guardati in faccia, e ci siamo resi conto che, per quanto caratterialmente molto diversi tra di noi, avevamo per le mani un tesoro fatto di esperienze professionali e di vita davvero significative, e soprattutto tanti valori positivi condivisi. Abbiamo deciso di rischiare e metterci in gioco fino in fondo».

«Guardando indietro all’ultimo anno – prosegue la neomanager – e ai mesi difficili che lo hanno preceduto, sentiamo di dover ringraziare tutte le persone e tutte le aziende che hanno contribuito alla realizzazione del nostro progetto. Ma siamo anche orgogliosi di noi stessi, del nostro coraggio, e della nostra collaborazione. Sappiamo che il momento economico e sociale, per il nostro Paese, è particolarmente difficile, ma noi tutti faremo il possibile per far sì che la nostra idea imprenditoriale si concretizzi felicemente, e resti fedele ai valori umani che l’hanno fatta nascere». Il rinnovato supermercato è il classico negozio di vicinato: 250 metri quadri di superfice di vendita, in cui trovano spazio una macelleria servita e un reparto di gastronomia. A benedire il taglio del nastro stamane sarà don Renzo Rossi, parroco della vicina chiesa di San Fortunato. Il Resto del Carlino