Rimini. Gli sfratti restano in Caritas

ProfughiDOPO lo sgombero di villa Ricci e il blitz in Comune per protestare contro la chiusura dell’immobile, gli attivisti di Casa Madiba sono tornati a palazzo Garampi per riaprire le trattative. Ieri alcuni rappresentanti dell’ex centro sociale Paz e di Casa Madiba hanno incontrato il vice sindaco Gloria Lisi per fare il punto sull’emergenza abitativa e affrontare, prima di tutto, l’emergenza delle 14 persone che erano a villa Ricci prima dello sgombero, e che ora sono ospiti temporaneamente nelle strutture di Caritas e Papa Giovanni. La Lisi ha annunciato che queste persone potranno restare nelle strutture anche dopo il 7 dicembre, il giorno in cui avrebbero dovuto lasciare. Sulla carta per una settimana, in realtà sarà probabilmente per un periodo più lungo. «Questo è una risposta a una situazione particolare, ma noi chiediamo di affrontare l’emergenza abitativa in tutta la città, con progetti e idee nuove, come è stato fatto con Casa Madiba prima e villa Ricci poi». La Lisi ha anticipato la volontà del Comune di affrontare il problema casa «con nuovi progetti», con l’obiettivo di una «Rimini comunità solidale». Progetti che potrebbero coinvolgere anche gli stessi attivisti del Paz. «Noi ci siamo, abbiamo arruolato anche alcuni ingegneri e architetti per riutilizzare, con una spesa modica, alcuni immobili oggi abbandonati».

Resto del Carlino