Rimini. Gnassi dà un calcio alle critiche «Il Rimini finalmente ha uno stadio»

gnassiIL SINDACO Andrea Gnassi lo considera un cambio epocale. Un milione e 300mila euro spesi per rimettere a nuovo lo stadio ‘Romeo Neri’. La prima parte di lavori è conclusa. Terreno di gioco in sintetico di ultima generazione e spogliatoi rimessi a nuovo. A verificare che tutto sia perfetto ci penseranno oggi Ricchiuti e compagni al debutto casalingo del Rimini contro il Prato. «Alla fine contano i fatti – dice il primo cittadino riminese – Solo per il calcio abbiamo speso tre milioni di euro mettendo nel conto anche agli interventi sui campi di periferia. In mezzo a mille casini, abbiamo fatto un percorso di crescita». Una risposta piccata a chi in queste settimane ha messo in primo piano un anomalo ribasso d’asta per i lavori sul terreno di gioco e i ritardi nella consegna. Nel giorno della ‘presentazione’ in grande stile è difficile non notare lo striscione appeso davanti ai cancelli del ‘Neri’. Parole scritte a caratteri cubitali con le quali i tifosi invitano l’amministrazione a non prendersi troppi meriti. «A volte dall’esterno – sottolinea l’assessore allo Sport, Gian Luca Brasini – non si percepiscono le difficoltà della burocrazia. Ma il vero ritardo sta in quei 54 anni in cui non sono stati fatti i lavori. Ora il ‘Romeo Neri’ torna a essere un vero punto di riferimento per gli sportivi riminesi».
IL COMUNE ha stanziato 650mila euro per passare da un terreno in erba al sintetico. Poi con il ribasso d’asta del 38% ne sono serviti meno. «La ditta che ha completato i lavori è la Panton srl di Castel di Sangro, che per la fornitura del manto sintetico – spiega Brasini – si è affidata ad Italgreen, azienda tra le più conosciute nel settore. Non siamo andati al buio. Questo ribasso ci ha permesso anche di eseguire gli interventi negli spogliatoi. Abbiamo partecipato ad un bando regionale per il finanziamento di opere di riqualificazione e miglioramento del patrimonio impiantistico di rilevanza sovracomunale». Non vede l’ora di portare tutti i suoi biancorossi al ‘Neri’ il patron del Rimini, Fabrizio De Meis. «Finalmente abbiamo una casa, sono elettrizzato – dice – Da quando sono diventato presidente abbiamo girovagato per tanti campi con grandi difficoltà. Abbiamo aspettato un mese in più rispetto ai tempi previsti, è vero, ma ne è valsa la pena. D’ora in poi avremo una base non solo per la prima squadra, ma anche per i ragazzi del settore giovanile. Speriamo che non ci si fermi qui».
IN BALLO c’è la gestione dell’impianto riminese che De Meis e i suoi non hanno mai nascosto di voler avere, ma anche quella dei ‘servizi’ interni. In primis il bar considerando che la precedente concessione è scaduta e non è stata rinnovata. «Stiamo lavorando anche su questo facendo un passo per volta», ci va cauto l’assessore Brasini.

Resto del Carlino