«DOPO tanto grigiore, oggi è una bella giornata», si lascia andare l’ex presidente della Provincia Stefano Vitali. «Prendo atto con soddisfazione delle motivazioni della Cassazione e attendo con fiducia le decisioni del Tribunale di Rimini», gli fa eco il sindaco Andrea Gnassi. Alleggeriti, loro come gli altri indagati eccellenti, dalle motivazioni (rese note l’altro ieri) con cui la Cassazione ha deciso di annullare – a settembre – il sequestro preventivo nei loro confronti per l’ipotesi di truffa, uno dei reati loro addebitati.
Secondo i giudici della Suprema Corte non esistono le prove di truffa: nel caso di Aeradria infatti i presunti ingannatori e gli ingannati coincidono… Ora sarà di nuovo il Tribunale del Riesame di Rimini, dopo il provvedimento della Cassazione, a dover decidere come procedere nei loro confronti. E l’udienza potrebbe essere fissata a breve. Per gli avvocati degli indagati, certamente, le motivazioni della Cassazione sono un passo decisivo per tutta la vicenda del crac di Aeradria. «Come scrivono i giudici – fanno notare alcuni di loro – occorre un’adeguata attività di accertamento. In sostanza, l’accusa dovrà fare indagini più approfondite per dimostrare le sue tesi…». Gli inquirenti sono fiduciosi di poter far valere le loro tesi nella nuova udienza del Riesame.
