Rimini. Gnassi e il discorso di fine anno: ” nel 2016 chiudiamo i primi scarichi a mare”

gnassiSE L’ANNO che sta per concludersi potrà essere ricordato per i tanti cantieri e lo spostamento del mercato, il 2016 sarà «l’anno della chiusura dei primi scarichi a mare». Nel suo discorso di fine anno ieri al Galli, prima della consegna del Sigismondo d’oro, Andrea Gnassi traccia uno degli obiettivi più importanti della stagione a venire. «Nell’estate 2016 verranno definivamente chiusi alcuni di quegli sfioratori a mare che stanno lì, placidi e funzionanti, da oltre mezzo secolo…», promette il sindaco, ormai in piena campagna elettorale. Ma l’obiettivo è di quelli concreti, a portata di mano: la prossima estate già 2 o anche 3 degli attuali 11 scarichi a mare saranno eliminati. E’ una svolta, per Gnassi. Come la svolta di aver recuperato la nostra storia, il nostro passato», «rottamati» dalla ricostruzione di Rimini nel dopoguerra. Eppure, «se pensiamo anche alla recentissima liberazione di piazza Malatesta, la città non si è sottratta al dibattito su: ci staranno dall’altra parte i banchi e i furgoni del mercato?». Il punto è che «la rottamazione del passato ha determinato una perdita di identità collettiva per Rimini», e le prove «sono sparse un po’ ovunque». Il nuovo modello di città allora dovrà sempre passare, per l’inquilino di palazzo Garampi, da qui. Dal recupero della storia di Rimini, «dallo stop al cemento», e dal «nuovo lungomare. Non saremo più l’Ostenda d’Italia, la Miami d’Italia: saremo la Rimini d’Europa».

Resto del Carlino