I TEMPI del processo Aeradria non dovrebbero pesare sulle elezioni comunali. Il prossimo maggio, salvo sorprese, si vota e i politici coinvolti nell’inchiesta non dovrebbero subire l’«effetto De Luca». Il caso dell’ex sindaco di Salerno, eletto governatore della Campania, su cui al momento delle elezioni gravava una condanna in primo grado, quindi non definitiva, per abuso d’ufficio. Gnassi e gli altri indagato potrebbero rischiare un rinvio a giudizio, eventualità che la legge Severino non inserisce tra i motivi di incandidabilità. I tempi tecnici per una condanna o un patteggiamento prima delle elezioni non sembrano esserci. Gnassi è tra gli indagati eccellenti per il fallimento Aeradria, l’indagine chiusa a maggio dalla Procura che ha contestato ad amministratori pubblici e vertici societari in carica dal 2005 al 2013, un’associazione per delinquere finalizzata a falsare i bilanci, altri reati fallimentari, fino all’abuso d’ufficio e alla truffa aggravata per ottenere erogazioni pubbliche. Un’indagine in cui è impegnata mezza Procura di Rimini, da Paolo Giovagnoli ai sostituti Paolo Gengarelli e Luca Bertuzzi. Dopo la chiusura delle indagini è ovvio attendersi una richiesta di rinvio a giudizio, domanda che gli inquirenti trasmetteranno all’ufficio del gip/gup, che poi fisserà l’udienza di discussione in cui si deciderà chi andrà sotto processo e chi no.
L’ATTESA per la richiesta di rinvio giudizio non dovrebbero essere ancora lunghi. Salvo novità, entro la prossima settimana il fascicolo sarà all’ufficio del gip. A questo punto per legge, i giudici non possono fissare, prima che siano trascorsi 20 giorni, l’udienza preliminare e stando all’attuale ruotine degli uffici del Tribunale è possibile che servano almeno 2 o 3 mesi per avere una data certa. In presenza di un fascicolo come quello di Aeradria, corposo e con tanti indagati, non è escluso quindi che il giudice possa fissare l’udienza anche dopo i tre mesi canonici, arrivando verso la fine di marzo o la fine di aprile. Sicuramente in clima di campagna elettorale.
INSOMMA anche se entro la prossima settimana la Procura dovesse trasmettere la richiesta di rinvio a giudizio, prima del 15 dicembre il Tribunale non potrà fissare per legge l’udienza preliminare. Per le vacanze di Natale e le disposizioni di legge salterebbe così tutto dicembre. Il conteggio riparte dal 15 gennaio e al 15 marzo, giorno più giorno meno, sarebbero trascorsi i tre mesi che solitamente impiega il tribunale, in casi normali, per fissare l’udienza. Che però potrebbero allungarsi visto che Aeradria è un procedimento che mette sotto processo la politica e l’economia di mezza provincia e che si attendono ancora le motivazioni della Corte di Cassazione che ha annullato i sequestri cautelari della Procura.
LA CORTE infatti prendendo in considerazione il solo reato di truffa aggravata ha rinviato gli atti al tribunale del riesame di Rimini. Le motivazioni della Cassazione e le sue indicazioni, volendole attendere, potrebbero influire sui tempi dei giudici riminesi. Non da escludere quindi che la prima udienza preliminare slitti a dopo elezioni, o addirittura a dopo l’estate.
Resto del Carlino