Rimini. Gnassi si inventa il terzo casello. Tappa al Fellini per l’autostrada

gnassiTRA le pieghe del psc, il piano strutturale approvato nei giorni scorsi, spunta un nuovo casello autostradale a Rimini. Inserito ‘last second’ come emendamento allo strumento principe di programmazione urbanistica, che disegnerà la Rimini dei prossimi 15 anni. L’emendamento ha una firma illustre: quella del sindaco Andrea Gnassi. Prevede una terza uscita dell’autostrada, che sarebbe inserita tra quella di Rimini Nord (sulla Tolemaide, tra Santarcangelo, Torre Pedrera e Bellaria Igea Marina) e quello di Rimini Sud. L’idea è di realizzarla tra l’aeroporto ‘Federico Fellini’ e il Gros.
L’idea che sta alla base dell’emendamento è realizzare un casello autostradale – e riorganizzare e riqualificare tutta la relativa viabilità di ingresso e di uscita nelle aree circostanti, in modo da migliorare la rete stradale in quel quadrante di città – tra via Coriano zona artigianale e via Montescudo. Creando anche un collegamento diretto con il Gros e l’aeroporto.
LA MOTIVAZIONE è intuibile: il Gros «perché è il polo attrattore di commercio all’ingrosso più grande in provincia di Rimini e tra i più grandi in regione». L’aeroporto‘Fellini’? Perché (almeno è questo l’auspicio) si spera riesca nel giro di pochi anni tornare al milione di passeggeri sfiorato pochi anni fa. Per il momento si tratta di un’ipotesi sulla carta ma il fatto concreto è che, con quell’emendamento – osservano da Palazzo Garampi – Rimini ha posto come ‘pezzo’ della sua pianificazione futura. Come tutti gli emendamenti, al momento è ‘un titolo’, poco più. Con l’approvazione in pratica si dà mandato agli uffici di lavorare a un’ipotesi di progetto. Di fatto per la prima volta, in strumenti di pianificazione urbanistica del Comune di Rimini, si inserisce la previsione di un terzo casello autostradale, tra quello di Rimini Nord e Rimini Sud.
L’AMMINISTRAZIONE comunale non nasconde la presenza di alcune criticità. Distanze tra i caselli esistenti e costi di realizzazione. La distanza di sicurezza tra un casello e l’altro, è indicata da una legislazione specifica (che prevede spazi maggiori). L’idea dell’amministrazione comunale è lavorare su una deroga, così come è avvenuto per le rotatorie sulla Statale 16, Quanto ai costi non c’è ancora una stima. Va tenuto presente che per quello ‘Valle del Rubicone’, aperto il 26 ottobre 2012, sono stati spesi circa 22 milioni di euro (9 di Società Autostrade, il resto Provincia di Forlì-Cesena, Camera di Commerci e 10 Comuni del forlivese). Si tratta di un casello ‘megagalattico’, con sette porte e due piste per transiti eccezionali, più viabilità di raccordo. I costi di un casello standard potrebbero essere dimezzati.