BATANI era abituato a pensare in grande. Soprattutto per la sua ‘creatura’ più preziosa, quella a cui teneva di più: il Grand Hotel. Tanto che aveva deciso anche lui di partecipare al bando per il nuovo lungomare di Rimini, come rivela ora il sindaco Andrea Gnassi: «Quella sua proposta è il concreto atto finale di un imprenditore, senza fronzoli che per il futuro progettava un ‘nuovo’ Grand Hotel realizzato così come era stato progettato oltre 100 anni fa, tra corpi ‘a elle’, torre centrale e cupole. Il domani che si costruisce rispettando il passato: sembra la metafora stessa della vita di Antonio Batani». «Ne avevamo parlato nei mesi scorsi – continua Gnassi, ricordando l’imprenditore – e proprio lui era il più appassionato, ipotizzando un Grand Hotel e la sua spiaggia, arricchita da una passerella che si allunga nel mare, ‘albergo più bello d’Europa’». Un’ipotesi che poi si è tradotta nella proposta avanzata per il lungomare. «La passione messa nel lavoro, la parabola della sua scalata al successo partita dal basso, lavorando prima come cameriere poi rilevando una pensioncina, per arrivare fino alle cinque stelle e al sogno felliniano – conclude Gnassi – sono l’affermazione del nostro modello turistico virtuoso, che Batani incarnava in pieno».
Resto del Carlino