IL GIUDICE ha chiuso con un’archiviazione, la denuncia presentata dall’ex comandante della Polizia municipale di Rimini, Carlo Barbera, nei confronti del sindaco di Rimini. Andrea Gnassi, insieme ad Alessandro Bellini e a Marta Della Bartola, rispettivamente dirigente del personale e addetta ai mandati di pagamenti, era accusato di omissioni d’atti d’ufficio e abuso d’ufficio.
TUTTO era cominciato quando il licenziamento dell’ex comandante (avvenuto per la vicenda del concorso truccato) era stato annullato dalla Corte d’Appello di Bologna. Essendo ormai in pensione per aver superato i limiti di età, Barbera aveva chiesto al Comune di Rimini la ricostruzione della carriera ai fini contributivi, essendo stato penalizzato a causa del licenzimento. Ricevuta l’istanza, il sindaco Gnassi l’aveva passata all’ufficio personale dele legale. Questi avevano però risposto picche, sostenendo che la sentenza d’Appello non l’aveva disposta e che avrebbero aspettato il ricorso alla Corte di Cassazione. Nel caso questa avesse confermato, allora Barbera avrebbe avuto i suoi soldi. La Cassazione aveva confermato, e a quel punto il Comune aveva versato all’ex comandante 126mila euro lordi che lui aveva giudicato comunque insufficienti. Ma Barbera non si era fermato lì, puntando il dito sul ‘ritardo’ con cui avevano effettuato la revisione del trattamento pensionistico, e accusandoli della mancata esecuzione dolosa del provvedimento del giudice. Di lì la denuncia nei confronti del sindaco Gnassi e dei due dirigenti di Palazzo Garampi. L’inchiesta era arrivata sul tavolo del sostituto procuratore Davide Ercolani, il quale aveva affidato alla Guardia di finanza l’incarico di ricostruire l’intera vicenda e accertare se ci fossero state violazioni. Nel frattempo i tre, difesi dall’avvocato Maurizio Ghinelli, erano finiti sul registro degli indagati per omissioni d’atti d’ufficio e abuso d’ufficio. La Finanza aveva indagato e presentato il rapporto al magistrato, e proprio in base alle conclusioni delle Fiamme Gialle, il pm aveva chiesto l’archiviazione per tutti e tre. Barbera aveva presentato opposizione e dopo un’accesa discussione in aula, la palla era passata nelle mani del gip. Il quale qualche giorno fa ha deciso di chiudere definitivamente la vicenda disponendo l’archiviazione.
