Rimini. Grande successo per Matrioska Labstore

labirMigliaia di persone hanno popolato i corridoi dell’ala moderna del museo della città

Chi produce mobili e chi gioielli, le conferenze sul design, i laboratori per bambini, il fuorisalone OFF!, i progetti fotografici: Matrioska Lab Store ha ripopolato con artigiani e designer l’ala moderna del Museo della città di Rimini per la sua nona edizione facendo circuitare più di ottomila curiosi fra i corridoi dello stabile razionalista. I 1500 metri di lunghi e monotoni corridoi ospedalieri sono stati coperti da 3500 metri di nastro adesivo colorato a disegnare dei piani sfuggenti che spezzano il ritmo originario e lo frammentano in modo instabile, un allestimento temporaneo e destinato ad autodistruggersi.
I “manu/fatturieri”, il cuore della mostra-mercato, sono stati 79, il numero più alto mai raggiunto fino ad ora: sui tre piani dell’ex ospedalino si è spaziato dall’arredamento all’abbigliamento, dall’arte ai giocattoli per i più piccoli, dalle biciclette ai gioielli. Una esposizione che non nasce solo per vendere, ma per permettere ai creativi di mostrare i loro prodotti e come li realizzano, scambiarsi idee, comunicare.

Come la famosa bambola russa a cui si richiama sin dal nome, Matrioska racchiude poi al suo interno molto di più di quanto la prima impressione lasci immaginare e si candida a far diventare l’ala moderna del museo un vero e proprio centro culturale.

La Fucina del pensiero, il momento di incontro e scambi d’idee con alcuni tra i più eclettici designer e visionari in ambito di architettura, grafica, progettazione a cura l’Ordine degli architetti di Rimini, ha avuto grande riscontro di pubblico e di critica. Applauditi Maurizio Navone, il designer che ha curato l’immagine aziendale di Olivetti, Fiat, Lavazza e Pirelli e Giovanna Castiglioni che, insieme a Lorenzo Damiani, ha raccontato 50 anni di design in Italia a partire dal loro rapporto con il lavoro del grande Achille Castiglioni.

Proposto in anteprima anche il film documentario “?#?DesignCapital? ? I sette giorni che fanno di Milano la capitale del design”, una produzione indipendente di Studiolabo, realizzato con Andrea Cuman, Massimiliano Fraticelli e Patrizio Saccò che ne firma anche la regia.

Matrioskarte, il percorso di collettive, monografiche e performance create ad hoc per Matrioška, in questa edizione si è concentrato sulla fotografia: il pubblico ha creato e interagito con WALL*AZE, un mega collage a tema progettato da Cinzia Aze e a cura di FOTOPOP_Le sarte dell’arte. Sabato e domenica 20 dicembre, dalle 17 alle 20, spazio invece alle Secret storie di Enrico De Luigi e Francesca Zoe Paterniani, che useranno matrioska come set per le loro Blind session.

Pienone anche per i Baby lab, occasioni in cui i creativi di domani hanno imparato a dipingere i sassi come avrebbe fatto Mirò, a costruire marionette partendo da un calzino o ad allestire il loro piccolo vivaio.

Matrioska Lab Store tornerà a maggio con la sua edizione primaverile, prima di fare successivamente incursione al circo di Al Meni a giugno.

www.matrioskalabstore.it

Fb: matrioskarimini