La battaglia sulla mobilità e la sosta non si consuma più soltanto tra parcheggi saturi e alberghi chiusi, ma anche nello scontro politico frontale. A infiammare il dibattito sono state le dichiarazioni del Comune di Rimini, pronto — almeno nelle intenzioni — a valutare l’esproprio di vecchi hotel in disuso per trasformarli in parcheggi nella zona mare. Una prospettiva che ha subito scatenato l’opposizione, con la Lega che ha alzato i toni fino a chiedere le dimissioni del sindaco Jamil Sadegholvaad.
L’affondo della Lega
L’ex deputata Elena Raffaelli e Gilberto Giani, segretario provinciale e comunale del Carroccio, hanno bollato la proposta dell’amministrazione come un “atto di contrizione” arrivato troppo tardi dopo anni di errori. Secondo i due esponenti, “il progetto sui parcheggi è stato gestito ignorando i moniti della minoranza e le osservazioni della cittadinanza, sacrificando la sosta sul lungomare senza prevedere valide alternative”. Per la Lega, i segni di questo fallimento sarebbero evidenti: il parcheggio di piazza Marvelli cantierato solo in seguito a una forte pressione pubblica, mentre del previsto parcheggio interrato davanti a piazzale Fellini non ci sarebbe più traccia.
Da qui la richiesta di passo indietro del sindaco: “Il danno è fatto e la stagione turistica è stata compromessa non soltanto dalla carenza di parcheggi, ma da politiche miopi che hanno portato alla chiusura di hotel e locali e alla perdita di migliaia di posti di lavoro nel turismo e nell’indotto”.
La replica del Pd
Durissima la risposta immediata del capogruppo democratico Matteo Petrucci, che ha respinto le accuse puntando sull’inconsistenza delle proposte della Lega. “Nel momento in cui il Comune lavora a nuovi posti auto — ha sottolineato — l’opposizione si limita a gridare alle dimissioni senza offrire alternative credibili”.
Petrucci ha poi replicato punto su punto, ricordando i dibattiti passati: “È curioso che oggi la Lega invochi ascolto, quando in passato si opponeva al Parco del Mare, divenuto un modello di rigenerazione urbana e turistica, e alla riqualificazione di piazza Malatesta, rivelatasi un successo”.
La frattura resta aperta
Mentre la giunta prova a trasformare spazi dismessi in nuovi parcheggi, la politica locale si divide tra accuse di “mea culpa tardivo” e rivendicazioni di progetti di rigenerazione. Una frattura che va oltre i posti auto: a Rimini, il parcheggio è diventato il simbolo di come visioni opposte sulla città si misurano ormai in un confronto permanente, spesso più aspro che costruttivo.