RIMINI. GULNARA LAKTIONOVA “SPERAVO CHE KATERINA SI SVEGLIASSE”

“Speravo sempre che si svegliasse”. Questo lo struggente racconto di Gulnara Laktionova, la madre di Katerina, la ragazza 27enne russa trovata morta in un trolley nel porto canale di Rimini lo scorso 26 marzo. Dopo la morte della giovane a causa dell’anoressia, il genitore aveva vegliato per circa una settimana in casa il corpo. Anzi aveva dormito sul letto con accanto il cadavere dell’amata figlia.

“Non sono riuscita ad aiutarla perchè si opponeva ad ogni tipo di terapia e persino all’aiuto psicologico”. Un dolore immenso per una madre vedere morire la figlia e non potere fare nulla. “Volevo riportarla in Russia, ma ho avuto paura dei controlli all’aeroporto e allora ho deciso di gettarla in mare”. Questa la ricostruzione dei fatti. Gulnara ribadisce di non avere avuto un complice e che resterà a Rimini. “Katerina amava questa città e sarà come averla ancora vicino”.

Salvatore Occhiuto