«Paga o metto il video con le tue performance sessuali on line. Così tua moglie, i tuoi figli e i tuoi amici lo potranno vedere». E’ questa la frase minacciosa che si sentono rivolgere gli uomini caduti nella rete, travolti da un’insolita ‘passione’ sessuale per la bella sconosciuta di turno. Un fenomeno che non conosce crisi quello delle sexy estorsioni su internet, anzi è in costante aumento anche nella nostra provincia. E spesso gli uomini, dai 30 ai 60 anni di età, pagano mentre gli autori del ricatto spariscono, una volta intascati i soldi per mettersi alla caccia di nuove vittime. Difficilmente i responsabili vengono individuati: infatti si tratta di bande che agiscono nell’est Europa, anche se i nuovi ricatti arrivano adesso dal Marocco, dalla Tunisia e dall’Algeria. Il primo caso di identificazione di autori di un ricatto cybernetico è stato ottenuto grazie agli uomini della Polizia postale di Rimini. Infatti un riminese di 35 anni era stato ‘adescato’ su Facebook da una bella di turno.
Dopo averne conquistato la fiducia, la donna lo aveva convinto a seguirlo su Skype per una conversazione ‘dal vivo’. Al riminese aveva poi chiesto di spogliarsi e di toccarsi, senza sapere che veniva immortalato da una telecamera. Conclusa la performance, all’uomo era arrivato un messaggio di ricatto: «Hai fatto sesso con una minorenne, sono un poliziotto. Paga 500 euro o metto il video on line e ti rovino». Il 35enne aveva pagato anche alla seconda richiesta, 750 euro, poi si era deciso a rivolgersi alla Polizia postale che nel giro di poco tempo era riuscita ad identificare e denunciare gli autori del ricatto, una coppia calabrese di 37 e 32 anni. E’ stato il primo caso in Italia. Spiega Geo Ceccaroli, dirigente del compartimento di Polizia postale e delle comunicazioni dell’Emilia Romagna: «E’ un fenomeno in costante aumento quello dell’adescamento sul web. Colpisce tutti, uomini e donne, seppur con differenze. Gli uomini subiscono il ricatto sessuale di per sè mentre le donne cadono nella trappola dell’amore del falso ufficiale straniero che spilla loro denaro. In regione le sextorsion sono state un centinaio. Ma a preoccuparci sono soprattutto i reati di pedopornografia con l’adescamento di minori sul web. Nel 2015 in tutta la regione abbiamo eseguito 67 arresti con 485 persone denunciate mentre le denunce ricevute sono state 221».
Resto del Carlino